Furto al negozio Compro oro di via Calcagni

Recanati. Due giovani recanatesi, entrambi diciannovenni, sono stati denunciati con l’accusa di furto aggravato, dopo aver messo a segno un colpo ai danni del negozio Compro Oro di via Calcagni, in pieno centro storico.  Sono entrati in azione alle ore 18 di ieri pomeriggio  in un momento in cui la stretta via è intasata di traffico e con parecchio passeggio.  Dopo aver parcheggiato l’auto su di un lato della carreggiata, uno dei due ragazzi è sceso dal mezzo mentre l’altro è rimasto al volante. Da quanto si è riuscito a ricostruire il giovane si è dapprima recato all’interno di una tabaccheria che si trova di fronte al negozio chiedendo che gli venissero cambiati 100 euro in moneta di taglio più piccolo. Quindi è uscito dalla tabaccheria ed è entrato nel negozio  “Compro oro” rivolgendo la stessa richiesta alla commessa in servizio,  tradendo in entrambe le circostanze un certo nervosismo. Quando la dipendente nel tentativo di soddisfare la richiesta, ha estratto dal cassetto una busta contenete circa 3.000 euro, il giovane ladro le è saltato addosso strappandogliela dalle mani .  La ragazza ha tentato di porre una certa resistenza e di urlare richiamando anche l’attenzione dei passanti, ma una volta che il diciannovenne è riuscito ad impadronirsi del malloppo si è precipitato fuori allontanandosi in macchina insieme al suo complice. Il caso ha voluto però che ad assistere alla fuga dei due ladruncoli ci fosse poco distante, il luogotenente Silvio Mascia,  comandante della stazione dei carabinieri  e il brigadiere Giovanni Perniola, che sono riusciti a leggere il numero della  targa dell’auto di piccola cilindrata. Quindi i due militari sono saliti a borgo della proprio auto e si sono messi all’inseguimento mentre nel frattempo giungevano dalla centrale le informazioni utili per risalire al proprietario dell’auto e al suo luogo di residenza. Non è stato  difficile a questo punto identificare i due giovani diciannovenni che sono stati condotti prima nella caserma di Recanati e quindi, al comando di Civitanova in stato di fermo.

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