CORREVA L’ANNO

RECANATI. Sabato 10 novembre alle ore 16.00 l’Istituto Comprensivo “N.Badaloni”, Scuola secondaria di primo grado San Vito, ha organizzato con il Comune di Recanati e l’Associazione Nazionale tra Mutilati ed Invalidi di Guerra Sez. Recanati, l’evento “CORREVA L’ANNO 1932. LA MEMORIA E IL MITO DELLA GRANDE GUERRA: CRONACHE DI VITA RECANATESE” in occasione della commemorazione del IV Novembre.

Il programma prevede:
– Suoni e Canti della Prima Guerra Mondiale a cura del prof. Augusto Cingolani;
-Cartoline storiche e fotografiche raccontate dalla classe 3B a tempo prolungato: la Cappellina Votiva dei Caduti Recanatesi a 80 anni dalla sua inaugurazione;
-“La morte per la patria: pedagogie, mitologie, ideologie, immagini”. Interventi di Maila Pentucci dell’ISREC di Macerata e di Giuseppe Capriotti, Università di Macerata.

“Il IV Novembre – dice il presidente Anmig Massimiliano Grufi – rappresenta una data importante per il nostro Paese che ogni anno intende ricordare quanti sono caduti nelle ultime grandi guerre per i valori della libertà e della pace, sacrificando la propria vita o portando i segni della battaglia sul proprio corpo. Attraverso le Forze Armate possiamo quotidianamente apprezzare il lavoro che migliaia di militari svolgono per tutelare e garantire l’incolumità dei cittadini e per difendere la loro libertà rispetto alla micro-criminalità, alla violenza generalizzata, alle forme di criminalità organizzata sino alle forme di terrorismo che ormai da tempo hanno acquisito una valenza nazionale ed internazionale. Questo loro impegno rappresenta un servizio per il Paese, allo stesso modo del sacrificio che tanti militari hanno offerto in passato.

I valori della libertà, della solidarietà e dell’equità li ritroviamo tutti nella carta costituzionale quando i padri costituenti stabilirono la centralità della persona nell’ordinamento giuridico e la sua realizzazione come individuo ma ancor più nelle forme comunitarie che ritenesse più opportune, a cominciare dalla prima forma di società naturale ovvero la famiglia. Accanto ai diritti sono esplicitati chiaramente i doveri del cittadino che non può vivere separatamente dalla propria comunità ma deve contribuire allo sviluppo del Paese, definire regole e modalità di distribuzione della ricchezza, favorire l’interazione e la collaborazione tra le persone e le forme di aggregazione. Tutto ciò – continua Grufi – ha oggi un profondo significato e una valenza maggiore nelle politiche comunitarie e nei protocolli internazionali, non potendo più immaginare di ragionare in termini di confini nazionali.

Il passato quindi può vivere con un nuovo spirito rinnovando quei propositi che portarono un tempo a difendere la patria contro altri Stati e che conducono le Forze Armate oggi a lavorare ed anche combattere per la pace internazionale. Eppure le guerre hanno rappresentato le ideologie contrapposte del passato, foriere di immagini, di messaggi con una portata pedagogica, di falsi miti che la storia ha poi abbattuto. Ritrovare l’origine di questi miti, di una cultura che è la nostra cultura e di un mondo che non esiste più, può aiutarci a comprendere le difficoltà di oggi nel costruire un dialogo sereno a tutti i livelli della società civile, nell’affrontare i singoli problemi senza necessariamente dividersi tra diverse fazioni, nel lavorare per costruire davvero un futuro di pace.

Per questa ragione mi piace ringraziare, a nome dell’A.N.M.I.G. di Recanati che rappresento, gli insegnanti e gli alunni della Scuola di S.Vito ed in particolare della classe 3B che si cimenterà nella performance di sabato 10 novembre. La possibilità di visitare la Cappellina Votiva all’interno della scuola stessa rappresenta poi un momento significativo per dare sostanza a miti e ideologie che nelle raffigurazioni di quegli anni trovavano una loro compiuta realizzazione”.

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