Nota di Girio Marabini. Con un comunicato stampa del 4 dicembre 2012 il Ministero della Pubblica Istruzione ha dato notizia del progetto Articolo 9 della Costituzione. Cittadinanza attiva per la cultura, la ricerca, il paesaggio e il patrimonio storico e artistico.
Il progetto coinvolge specialisti di Costituzione, paesaggio, arte e patrimonio culturale in una serie di incontri con gli studenti sui temi inerenti l’Articolo 9 della Costituzione (La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione)”
Gli studenti interessati possono visitare il sito www.articolo9dellacostituzione.it
Il progetto Articolo 9 della Costituzione coinvolge 450 classi di scuole superiori italiane, per un totale di oltre 10.000 studenti.
Secondo il MInistero esso “rappresenta in questo momento un vasto contributo alla difesa e valorizzazione del patrimonio storico-culturale e paesaggistico italiano e alla costruzione di strumenti di cittadinanza attiva tra i giovani.”
Si tratta di un modo valido di fare scuola sia per l’utilizzo delle nuove tecnologie didattiche sia per la collaborazione di eminenti nomi della cultura, dell’arte, della ricerca, della giurisprudenza e dell’associazionismo del nostro Paese.
Trovo veramente interessante questo progetto che coinvolge i giovani nella difesa dell’ambiente e dei beni culturali.
Essi sono realtà che rendono vivo il territorio, che testimoniano di un passato di valore quali ad esempio il paesaggio, gli edifici storici, i monumenti , i teatri ecc… Inoltre, se per bene culturale è da intendere qualsiasi positiva manifestazione della creatività e della produttività umana , possiamo considerare beni culturali anche le nostre aziende agricole e il paesaggio rurale che ad esse corrisponde.
Il nostro territorio è nell’insieme una specie di “museo diffuso”. Pensiamo ai luoghi Leopardiani, pensiamo allo splendido paesaggio di Recanati ma anche di Potenza Picena e degli altri piccoli paesi posti sulle verdi colline della Provincia di Macerata e pensiamo alla stessa valle del Potenza. Non è poi secondario l’aspetto didattico e formativo che tale “museo diffuso” presenta.
La conoscenza del territorio e delle tracce di civiltà presenti consente ai giovani, infatti, di produrre nuova cultura. Senza contare poi che i beni culturali rappresentano una risorsa eccezionale per lo sviluppo delle attività turistiche.
E” chiaro allora che tali beni vanno difesi anche nei momenti di crisi e di difficoltà economica.
Gli attacchi sono numerosi e di varia natura. E’ compito delle Istituzioni , ma anche dei singoli cittadini, la valorizzazione e la difesa dei beni culturali . Ci chiediamo tuttavia, senza nessuna volontà polemica, ma semplicemente per conoscere la realtà della situazione: che cosa fanno gli Enti locali (Comune, Regione) per difendere questa enorme risorsa non solo culturale ma anche economica del nostro territorio?