Durante le festività natalizie, la Questura di Macerata ha ulteriormente rafforzato il controllo del territorio, predisponendo un progetto straordinario di controllo del territorio denominato “Natale Sicuro” in collaborazione con le altre forze di Polizia (Carabinieri, Guardia di finanza e forestale) particolarmente indirizzato nelle aree commerciali della provincia (Macerata, Civitanova Marche, Tolentino, Recanati, Matelica e Camerino). Tale progetto è stato predisposto al fine prevenire episodi criminosi, specie di natura predatoria, che normalmente, in occasione del maggior movimento di persone e merci per lo shopping natalizio, subisce un significativo aumento. Già dalla settimana corrente sono sul territorio interessato numerosi equipaggi per presidiare le aree interessate, nei giorni del 22 23 e 24 ci sarà un ulteriore rafforzamento con oltre 30 pattuglie aggiuntive sul territorio.
I primi risultati di questo progetto si sono subito visti quando nel pomeriggio di due giorni fa un giovane di origini marocchine è stato denunciato per il furto di alcuni capi di abbigliamento dall’interno di un negozio del Cityper di Piediripa mentre due giorni fa, presso il centro commerciale Valdichienti, è stato tratto in arresto un altro giovane straniero responsabile di rapina ai danni di un negozio dal quale aveva asportato anche in questo caso capi di abbigliamento.
Nel tardo pomeriggio di ieri invece gli agenti della polizia di Stato in servizio di controllo del territorio hanno tratto in arresto ben quattro donne di etnia nomade, S.P. di anni 25, S.T. di anni 22, S.A. di anni 21 e S.P. di anni 20 tutte domiciliate nella provincia di Ancona, con a carico molteplici pregiudizi penali soprattutto per reati contro il patrimonio, ritenute responsabili in concorso tra loro del reato di rapina consumata ai danni di un negozio di abbigliamento sito in questo centro.
In particolare verso le ore 17.30 infatti giungeva sul 113 una richiesta di intervento da parte della titolare del citato negozio la quale riferiva di aver subito poco prima il furto di svariati capi di abbigliamento ad opera di quattro donne che dopo essere state scoperte avevano ingaggiato una colluttazione con la commessa del negozio e si erano date alla fuga. La commessa tuttavia non si è persa d’animo ed ha immediatamente contattato telefonicamente la Polizia dando un’esatta descrizione delle rapinatrici e la direzione verso la quale si erano allontanate.
Immediatamente giungevano sul posto le “Volanti” i cui operatori riuscivano a fermare le quattro donne mantre si stavano allontanando in gran fretta dalle zona in cui si trova il negozio.
Si appurava quindi che poco prima, mentre la commessa stava servendo alcuni clienti, aveva notato l’atteggiamento sospetto delle quattro donne che si aggiravano con fare sospetto all’interno del negozio come per coprirsi l’una con l’altra tant’è che dopo essersi impossessate di alcuni giubbotti di pregio, cercavano di allontanarsi in direzione di corso Matteotti.
Seguite dalla commerciante che le invitava a restituire quanto rubato, le stesse dopo averla trascinata in un vicolo, la accerchiavano e la minacciavano di morte e spintonaldola contro il muro si allontanavano.
Una volta in Questura, dove peraltro arrivavano immediatamente un nutrito gruppo di loro parenti per chiederne a gran voce il rilascio, le donne iniziavano un sceneggiata finalizzata a tentare la fuga; le stesse infatti, di fronte ai loro parenti, cominciavano ad urlare e piangere, si gettavano a terra simulando finti malori e svenimenti.
La successiva attività di indagine immediatamente avviata da parte della Squadra Mobile, (non senza difficoltà considerata la reticenza delle donne fermate) consentiva di rinvenire in questo P.le Leopardi l’autovettura con cui le donne erano giunte in città.
In particolare si è riusciti ad identificare l’auto partendo esclusivamente dal mazzo di chiavi trovate in tasca ad una delle nomadi, accertato tramite il concessionario Fiat che si trattava di una 500, gli operatori hanno fisicamente provato ad aprire tutte le macchine di quel tipo parcheggiate intorno alle mura Maceratesi fino ad arrivare ad identificare la macchina giusta. All’interno del mezzo, è stata rinvenuta tantissima merce tra cui profumi, generi alimentari di pregio (aragoste, salmone e scampi), giocattoli, materiale elettronico, biancheria intima, arredi per la casa e decorazioni per il cenone (candele e centritavola) oltre a un portafoglio da donna con all’interno la somma di circa 1000 euro ed altri articoli per un valore complessivo stimabile in oltre 4000 euro. Tutta merce è oggetto di furto (le donne infatti non sono state in grado di produrre alcun titolo di acquisto ) e certamente di proprietà di negozi della zona.
Ad ora personale della Squadra Mobile è tuttora impegnato sul territorio per indagini volte al rintraccio dei negozi proprietari della merce parte dei quali sono già stati individuati a Macerata e nella zona di Corridonia ed a cui è stata riconsegnata la refurtiva. In particolare è già stato accertato che le nomadi avevano sicuramente rubato nei seguenti esercizi commerciali: Boutique Celeste di macerata (rubato abbigliamento), Coop zona tribunale (rubati generi alimentari di pregio principalmente pesce: aragoste, astici, scampi, salmone affumicato,vongole), temporary outlet store di Corridonia (rubato abbigliamento di pregio), Casa Affari di Corridonia (rubato materiale per la casa tra cui candele ed accessori per la decorazione della tavola di natale) Yamamay (rubato abbigliamento intimo di pregio). Tantissimo materiale è ancora in fase di identificazione della provenienza.
Le nomadi, una delle quali già sottoposta alla sorveglianza speciale di Pubblica di Sicurezza motivo per il quale non avrebbe dovuto lasciare il luogo di residenza, al termine dell’intensa attività terminata a tarda notte, sono state associate al carcere di Camerino a disposizione dell’A.G.
La perquisizione effettuata sulle quattro donne, permetteva di rinvenire su una di loro una tronchesi che veniva sequestrata poiché utilizzata per staccare le placche antitaccheggio dai capi di vestiario presi di mira, mentre su una di loro veniva rinvenuta una vera e propria lista della spesa in cui erano indicati gli articoli alimentari ed i regali necessari da “procurarsi” per festeggiare il natale, articoli che infatti sono stati puntualmente rinvenuti tra la merce sequestrata.