La Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Ancona, nell’ambito di un normale controllo passeggeri, hanno fermato nel porto dorico un geometra di origine abruzzese che cercava di introdurre all’interno del confine nazionale circa € 25.000 tra contanti ed assegni, senza provvedere a dichiararli secondo le disposizioni legislative vigenti in materia valutaria.
Il professionista, di ritorno dalla Croazia, non è stato in grado di fornire risposte convincenti alle richieste di rito concernenti l’eventuale possesso di beni e/o valori, che, se superiori alla somma di € 10.000, devono essere dichiarati agli Uffici Doganali.
Ciò ha indotto i Finanzieri ad approfondire il controllo, che ha consentito di rinvenire la somma di circa € 25.000, custodita nei bagagli al seguito.
Il soggetto controllato, di fronte alla prospettiva di un possibile sequestro di metà della somma illecitamente trasportata, ha quindi deciso di fare ricorso all’istituto dell’oblazione immediata, mediante il pagamento dell’importo di € 2.235,00, corrispondente al 15% della somma eccedente la soglia oltre la quale scattano gli obblighi dichiarativi.