Il Sindaco querela Marangoni e Lambertucci per diffamazione aggravata ma il tribunale di Macerata dà ragione a loro. Nota della civica Fit.
Un altro strascico giudiziario per la vicenda del fotovoltaico sulla collina Montironi. Le forti critiche rivolte nel 2011 contro questo impianto fotovoltaico dal consigliere regionale Marangoni e dal consigliere comunale Lambertucci, avevano spinto il Sindaco di Recanati a sporgere denuncia-querela per diffamazione aggravata contro i medesimi poiché il Sindaco si era sentito da loro offeso. Il Tribunale di Macerata ha dato però torto al Sindaco di Recanati e dato ragione a Marangoni e Lambertucci, disponendo il 10 dicembre 2012 l’archiviazione definitiva del caso con ordinanza del giudice Enrico Pannaggi. Ai consiglieri Marangoni e Lambertucci, difesi in giudizio dall’avvocato Paolo Padovano di Civitanova, è stato pienamente riconosciuto il diritto di critica politica. In precedenza il Pubblico Ministero aveva già archiviato la querela presentata dal Sindaco Fiordomo, non ravvedendo alcuna offesa per la sua reputazione a seguito delle critiche di Marangoni e Lambertucci. Tuttavia il Sindaco aveva presentato opposizione all’archiviazione già decisa dal Pubblico Ministero, ora definitivamente confermata dal Giudice per le indagini preliminari. Interessanti le motivazioni dell’archiviazione. Il Giudice ha infatti ritenuto che il comunicato stampa di Marangoni-Lambertucci di critica al fotovoltaico non fosse diffamatorio per il Sindaco, “pur contenendo espressioni integranti severa critica politica all’operato della maggioranza consiliare e dello stesso Sindaco”. Il Giudice precisa che “deve, inoltre, tenersi debitamente conto del contesto in cui la condotta asseritamente diffamatoria si inseriva, ovvero la critica politica alla decisione di autorizzare l’insediamento di un impianto fotovoltaico dagli indagati ritenuto, a torto o a ragione, un autentico “scempio ambientale” deciso per favorire gli interessi economici di soggetti affini alla maggioranza politica”. Conclude il Giudice che “le espressioni ed i toni utilizzati dagli estensori del comunicato (cioè Marangoni-Lambertucci, n.d.r.) debbono ritenersi, per quanto colorite e dai toni aspri, pienamente scriminate dall’esercizio di critica politica, e ciò anche in considerazione della accertata militanza degli indagati nell’ambito di formazioni antagoniste alla maggioranza consiliare. Nel messaggio non risultano, in ogni caso, utilizzate espressioni ingiuriose né offese gratuite all’onore o alla reputazione del Sindaco”.
Sempre per le critiche al fotovoltaico, era stata già archiviata lo scorso anno anche la querela per diffamazione presentata dall’avvocato Raffaele Delle Fave, segretario regionale del partito politico Alleanza per l’Italia-API di Francesco Rutelli, nei confronti di Marangoni e Lambertucci, questi ultimi difesi sempre dall’avvocato Paolo Padovano. Non piacque a Delle Fave l’affermazione di Marangoni e Lambertucci laddove scrissero che “il terreno, ove sorge il devastante impianto fotovoltaico in questione, è del segretario regionale di un partito politico di centro sinistra” e che “la giunta comunale di Recanati non avrebbe certo potuto negare un piacere ad un amico, pardon ad un compagno di merende politico”. Anche in quella circostanza i giudici hanno ritenuto che le espressioni utilizzate nella nota stampa da Marangoni e Lambertucci furono sferzanti e pungenti ma rientranti nell’ambito della critica politica e non penalmente illecite.