Recanati. I Carabinieri della Stazione di Recanati hanno individuato, in poco tempo, gli autori del furto di uno smartphone. La denuncia, contro ignoti, da parte di un artigiano recanatese. Non era riuscito a contestualizzare come fosse potuto accadere. Quel cellulare, un iphone5 appena acquistato, lo aveva lasciato in tasca e quando era andato a prenderlo non lo aveva più trovato. Ma il sottufficiale dell’Arma non si limitava a chiedere se “avesse sospetti su qualcuno” ma lo aiutava a ricordare. Un veloce replay dei clienti che erano entrati – anche per domandare informazioni – quella mattina, per ragionare su chi avesse potuto sfilare quel telefono dalla tasca. Tanti adulti ma anche due ragazzini che, secondo una prima idea del malcapitato, non potevano sembrare capaci di tanto. Ma le investigazioni dell’Arma concentratesi proprio su quei due giovanotti davano ragione. Sono bastate le sole descrizioni ai carabinieri di Recanati per individuare i due autori. Gli accertamenti sui presunti autori consentivano di rinvenire quel telefono e di operarne la restituzione all’artigiano.
Ed un altro furto, avvenuto “con strappo” nell’aprile del 2012 in danno di un recanatese, è stato sempre scoperto dagli uomini della Stazione Carabinieri di Recanati. Era stato affiancato da un ragazzo che, con un guitto, gli aveva strappato l’orologio di pregio dal polso. La rottura del cinturino, in oro, aveva “salvato” il cronografo cascato a terra. Ma solo quel cinturino aveva un valore di almeno duemila euro. L’investigazione dei Carabinieri di Recanati di concerto col Comando Compagnia di Civitanova, che si sono confrontati coi colleghi dell’Arma della provincia di Perugia ove era stata arrestata una banda di ispanico-romeni che aveva commesso altri furti del genere, ha consentito di individuare l’autore.