Due segnalazioni di persone in pericolo giunte, in poche ore, al 112 (numero unico europeo per le emergenze) della Compagnia Carabinieri di Civitanova Marche (nella foto).
Nella notte sono stati gli automobilisti in transito sulla statale 16, nel tratto del rione Fontespina di Civitanova Marche, a far evitare – probabilmente – un investimento. Segnalato, sotto pioggia e nebbia notturna, un uomo che camminava instabilmente fra la banchina e la corsia di marcia nord. Intanto perveniva, dai Carabinieri di Pesaro, la segnalazione di un ragazzo che era a Civitanova, in stato confusionale, dopo aver trascorso la notte in un locale; a dare l’allarme erano i familiari che lo avevano raggiunto al telefonino e capivano che era in difficoltà; sapevano che era a Civitanova ma non sapevano dove fosse in quel momento. La centrale operativa del Comando di Via carnia inviava subito sulla statale 16 una pattuglia della Stazione Carabinieri di Civitanova Marche, mentre avviava accertamenti immediati che lasciavano localizzare quel ragazzo. Lo trovavano nei pressi dell’ex liceo, capivano subito che era in difficoltà ed aveva bisogno di assistenza e scoprivano che si trattava dello stesso ragazzo segnalato da Pesaro. Con cura lo hanno condotto nella caserma Piermanni, per assisterlo e rifocillarlo. Intanto i familiari venivano subito informati che loro figlio era stato trovato dalla pattuglia dei carabinieri di Civitanova. Era in Caserma, al sicuro, e ciò riusciva a tranquillizzare le comprensibili ansie. All’alba raggiungevano la Caserma dell’Arma civitanovese e potevano riabbracciare il loro caro, evidenziando riconoscenza ai carabinieri civitanovesi che, prontamente, lo avevano rintracciato.
Nel pomeriggio di domenica un altro episodio che, da subito, si rivelava ancora più preoccupante. Il 112 della Compagnia di Civitanova veniva allertato da una donna di Potenza Picena che, rientrando a casa, non aveva trovato più suo marito. Le aveva lasciato degli scritti ove lasciava intravedere una forte situazione di disagio, dovuta probabilmente ai suoi recenti trascorsi di vita. Quell’uomo era in pericolo e l’operatore del 112 lo comprendeva subito. Si era allontanato con la sua auto e non riuscivano a rintracciarlo al cellulare, spento. Pertanto la centrale operativa della compagnia carabinieri di Civitanova, anche sulla base della semplice segnalazione telefonica, ha messo in atto il “Piano Provinciale per la ricerca di persone scomparse” istituito dalla Prefettura di Macerata. Mentre i Carabinieri di Potenza Picena formalizzavano la denuncia, venivano sviluppate le ricerche in ambito nazionale con la diffusione, in tempo reale, alle circa 500 centrali operative dell’Arma dei Carabinieri della “scheda persona scomparsa” corredata da foto. Le ricerche venivano approfondite anche mediante le strumentazioni tecnologiche e veniva stabilito che quell’uomo poteva essere giunto in Abruzzo, sulla costa chietina. Venivano pertanto allertate le centrali operative delle Compagnie Carabinieri di Ortona e Vasto, affinchè ricercassero attivamente, in quei territori, l’auto su cui viaggiava la persona scomparsa da Potenza Picena. Nel frattempo i familiari venivano rassicurati, dai Carabinieri della Stazione di Potenza Picena, che le ricerche stavano iniziando a fornire i primi riscontri. La loro angoscia era palpabile ma il dispositivo tecnico delle ricerche stava funzionando. Alle 19 la comunicazione “liberatoria”. Giungeva dalla centrale operativa della Compagnia di Vasto a quella della Compagnia di Civitanova. Quell’auto era stata intercettata sulla statale 16 da due pattuglie del radiomobile e della stazione di San Salvo. Lo avevano inseguito ed invitato ad accostare. La famiglia apprendeva in diretta la comunicazione, mentre era ancora nella Stazione Carabinieri di Potenza Picena. Tutto risolto, per fortuna. Si recavano immediatamente al Comando del chietino e potevano, anche loro, riabbracciare il familiare in tarda serata.
La ricerca di persone scomparse è stata recentemente oggetto di riunione di coordinamento presso la Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo di Macerata, a cui hanno partecipato anche i vertici delle Compagnie Carabinieri della Provincia di Macerata. Il “Piano Provinciale per la ricerca di persone scomparse” è un ottimo strumento di coordinamento fra i vari attori istituzionali chiamati a condurre e concorrere alle ricerche. I propositi di chi si allontana da casa, troppo spesso, producono gesti insani e uno strumento efficace e tempestivo di ricerca sul territorio, si rivela determinante per rintracciare gli scomparsi in breve tempo.