“Stabat Mater” di Pergolesi a Recanati

Recanati. Lo Stabat Mater di Jacopone da Todi (1233 – 1306) – frate e poeta tra i più importanti del medioevo, proclamato beato dalla Chiesa cattolica – è come il Rosario e ha la stessa dinamica, anche se è diversa la sequenza: è preghiera insistente, accorata, alla Madonna che soffre sotto la croce sulla quale è appeso il Figlio. Lo Stabat Mater dolorosa (stava la Madre addolorata) è una preghiera bellissima, oggi quasi impronunciabile come uno scandalo, quando l’orante chiede alla Madre di Gesù di farlo partecipe del dolore che vivono Lei, impotente, e Gesù in croce. Questa orazione così intensa si sublima con la musica di Giovan Battista Pergolesi (1710 – 1736) che, uomo di fede lui stesso, aggiunge sentimento e armonia ad una preghiera già per se compiuta, alla quale sembra non si debba aggiungere niente. Così lo Stabat Mater di Jacopone nei secoli è diventato lo Stabat Mater di Pergolesi in una sintesi perfetta di preghiera, canto e musica. Allora è una grande occasione quella offerta sabato 23 marzo alle ore 21,15 nella cattedrale, dal Centro Culturale Péguy di Recanati, che ha chiamato l’Accademia dei Filomusi, direttore Mirco Barani,   soprano Stefania Donzelli, contralto Isabella Conti, ad eseguire la grande opera d’arte, invenzione del genio poetico di Jacopone da Todi e musicale dello jesino Pergolesi. Evento raro e  gratuito che l’associazione culturale recanatese vuole offrire a tutta la cittadinanza in occasione dell’anno della fede indetto e all’approssimarsi della Settimana Santa.

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