Un legale per salvare quello che resta del S.Lucia

Recanati. Il sindaco Fiordomo vuol dimostrare che fa sul serio sul fronte della difesa dell’ospedale S.Lucia, che rischia di divenire una casa della salute. E’ dell’altro ieri la delibera di giunta con la quale conferisce incarico legale all’avvocato Paolo Maggini, “per tutelare il diritto alla salute dei cittadini recanatesi e del territorio” Il sindaco come si ricorderà, tre anni fa, fece un’ordinanza per evitare una drastica riduzione del servizio di radiologia. Nella riunione, inoltre, dei sindaci dell’Area Vasta 3, che si è svolta a Macerata, per parlare della nuova proposta di riorganizzazione della sanità marchigiana, Fiordomo ha ribadito la netta contrarietà a qualsiasi intervento che depotenzi ulteriormente il Santa Lucia, ferma presa di posizione che aveva anticipato anche all’assessore Mezzolani, incontrato pochi giorni prima, peraltro assente all’incontro di Macerata. C’è forte fibrillazione in molti ambienti recanatesi su questo tema e c’è chi, come la civica “Centro destra” che fa capo a Roberto Bartomeoli, minaccia di alzare le barricate per difendere il Punto di Primo Intervento. Impensabile, secondo il consigliere, lasciare una città di 22.000 abitanti e il territorio limitrofo senza un servizio di emergenza efficiente, tanto più che “abbiamo, afferma, un tessuto industriale ed artigianale dove possono accadere degli infortuni più o meno gravi. Ci sono stati mediamente negli ultimi anni 14.000 accessi a questo servizio. Dove andranno domani se lo chiudiamo?” Sul problema ospedale interviene anche Filippo Castagnari, un giovane del direttivo della civica, che vede con rabbia l’angusto sentiero di decrescita imboccato dalla struttura ospedaliera, che la porterà al definitivo declassamento a “casa della Salute”. A suo tempo ci siamo opposti insieme alle forze sindacali e al comitato pro ospedale a questo disegno  cominciato, un anno fa, con il trasferimento del reparto Materno-Infantile a Civitanova Marche. Tali rimostranze furono tacciate dall’Amministrazione comunale come allarmistiche, demagogiche e prive di fondamento perché l’ospedale doveva aggiornarsi e riqualificarsi.” Ironizza invece sulla conversione del sindaco la civica Fit (famiglia-identità-territorio): “Il sindaco ha aperto gli occhi solo ora  sull’ospedale per cominciare a battersi (o meglio a fare finta di battersi) contro il piano sanitario regionale, fatto con criteri puramente ragionieristici dai suoi  stessi compagni di partito. Ora che i buoi sono scappati dalla stalla il Sindaco cerca, invano, di chiuderla.”

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