di Enzo Marangoni, consigliere regionale. Serve un ripensamento sulla organizzazione della rete dei pronto soccorso. Mentre in quinta commissione regionale, quella della Sanità, si sta discutendo sul destino dei piccoli e medi ospedali marchigiani e della riorganizzazione della rete dei pronto soccorso, fuori dal palazzo i cittadini vivono i disagi del nostro sistema sanitario.
Il consigliere regionale Enzo Marangoni interviene sul caso della anziana quasi novantenne lasciata in barella per 20 ore al pronto soccorso di Civitanova Marche.
Marangoni punta il dito sulla maggioranza regionale che, nonostante i ripetuti appelli delle popolazioni locali e di alcuni consiglieri regionali, è sorda di fronte all’esigenza di dover mantenere più presidi d’urgenza su un territorio, come quello del maceratese, che è vasto e con difficoltà di collegamenti.
Con un’interrogazione regionale Marangoni chiederà spiegazioni sull’accaduto, esprimendo al contempo solidarietà al personale medico che si è comunque prodigato nell’alleviare il disagio alla signora di 87 anni.
Con le modifiche alla legge regionale del 2003 apportate lo scorso anno dal Consiglio Regionale, con il voto contrario di Marangoni, si è voluto dare troppo potere ai tecnici e meno potere ai cittadini. Le decisioni delle direzioni sanitarie ora sono sotto gli occhi di tutti.
Con la scelta sciagurata di declassare a punto di primo intervento l’ex pronto soccorso di Recanati si sta così verificando un congestionamento del nososcomio di Civitanova. Marangoni si augura che questi fatti non accadano più e che non si arrivi al collasso del Pronto Soccorso di Civitanova Marche. Al contempo Marangoni chiederà un ripensamento al Presidente Spacca e ai componenti della Quinta Commissione regionale, nella riorganizzazione della rete dell’emergenza urgenza, soprattutto in una vasta area come quella dell’Azienda Sanitaria n. 3.