Il Comune lancia una guerra santa contro le sale giochi in cui sono presenti le slot machine, considerate la nuova frontiera del male. E’ Giacomo Galassi, assessore all’urbanistica a promettere una dura battaglia contro quello che definisce una “piaga che colpisce molte famiglie: il gioco d’azzardo legalizzato attraverso le sale slot.” Se è pur vero che i Comuni in materia non hanno poteri tali da impedire la nascita di queste attività, l’assessore è deciso a giocare di fantasia per cercare almeno di rendere la vita un pò più dura a questo tipo di attività. “Abbiamo preso a modello, dice, una delibera del Comune di Reggio Emilia e ci stiamo lavorando su per cercare di mettere almeno qualche paletto di tipo urbanistico modificando alcune norme tecniche. D’ora in poi sarà possibile autorizzare la nascita di nuove sale solo nelle aree produttive previste dal Prg, per cui lontane dai centri urbani, dai luoghi di ritrovo e dalle scuole. Inoltre vorremmo introdurre l’impossibilità di monetizzare gli standard relativi al verde e ai parcheggi nel caso in cui questi non fossero presenti. In passato, spiega ancora Galassi, si è costruito anche dove non si rispettavano le quote destinate a verde e parcheggi (infatti si vedono i risultati: auto parcheggiate ovunque e zone verdi col contagocce) ma bastava monetizzare, cioè pagare, ed il problema era risolto. Ora stop. O si trovano i parcheggi necessari o niente. E trovare gli standard oggi in zone già edificate è dura…” Il problema è stato sollevato anche da alcuni cittadini, scandalizzati di ritrovare la pubblicità di una sala slot vicino ad un parco giochi. Attraverso facebok, arrivano addirittura a lanciare una campagna di boicottaggio contro i bar che hanno al loro interno dei video giochi. Ma di fronte a tanto furore c’è chi la pensa diversamente e invita a non scatenare la caccia alle streghe ammonendo che “non è buttando via il termometro che si cura la febbre, non è vietando la pubblicità idiota che si argina l’idiozia.”