La visita di Matteo Salvini a Porto Recanati non è condivisa affatto da Rosalba Ubaldi, ex sindaco

Non è assolutamente condivisibile la visita i Matteo Salvini a Porto Recanati e più precisamente all'Hotel House. Quel palazzone multietnico non può rappresentare argomento elettorale da prendere, utilizzare e lasciare allo stato in cui si è trovato solo per qualche manciata di voti. Non condivido l'iniziativa di Salvini nè di quelli che saranno con lui. L'Hotel House è una realtà complessa che merita rispetto e risposte non facili. Si tratta di un mega condominio privato nel quale diventa difficile inserirsi con iniziative pubbliche. L'unica proposta possibile era quella da noi presentata in campagna elettorale e frutto di numerosi incontri che prevedevano di realizzare un villaggio aperto a tutti, dotato di ogni infrastruttura di controllo, sociale e sportiva atto a farne un quartiere importante della città. Solo in questo modo si sarebbe potuto offrire una alternativa valida a quanti, onestamente, vivono all'interno di quegli appartamenti ormai in condizioni precarie. La nuove abitazioni a due piani, senza spese condominiali, avrebbero consentito un migliore controllo ed una selezione di quanti abitano l'Hotel House per scopi non proprio esemplari. Avrebbero offerto ai tanti bambini nati in Italia e frequentanti le nostre scuole, a fianco dei nostri figli, la possibilità di spazi sicuri insieme a quanti, italiani, avessero voluto approfittare di una nuova realizzazione d'avanguardia. Al termine dell'operazione, l'attuale palazzone, sarebbe stato demolito ed al suo posto sarebbe rimasta una grande piazza. Pubblicherò domani la relazione dell'IFI attestante l'intero progetto redatta nel marzo 2014. Non è pensabile oggi una soluzione diversa che possa conseguire gli stessi risultati. L'attuale situazione debitoria nei confronti di tutti e di tutte le utenze non consente, neanche in presenza di un amministratore giudiziario, di prevedere soluzioni altrettanto risolutorie.

E' cosa certa che un anno è stato perso, inequivocabilmente perso, dalla nostra Amministrazione Comunale dietro a "pezzuole calde" che nulla hanno di risolutorio ed è altrettanto certo che l'attuale Amministrazione in campagna elettorale si è fortemente adoperata per opporsi a tale progetto con promesse di interventi concreti impossibili da realizzare ed oggi quei nostri concittadini se ne sono resi conto sulla loro pelle. E domani sarà quì Salvini, a sostenere una serie di luoghi comuni già sentiti mille volte che nulla hanno di realizzabile come dimostrato quando la Lega ha avuto importanti incarichi di governo come nel caso di Maroni a Ministro dell'Interno. Molto grave che si voglia far passare Porto Recanati come Hotel House dimenticando che questa città vive di turismo ed ha realizzato con l'Hotel House una civile ma fragile convivenza che si regge sul rispetto delle singole culture. Una convivenza che necessita di rispetto e di attenzioni, di sicuro non di riflettori puntati su un fenomeno che non può apparire come "baraccone" soprattutto per fini elettorali. E altrettanto grave che gruppi e partiti politici che hanno responsabilità di governo, sempre e solo per fini elettorali, decidano di fare contro manifestazioni. Non rispondo minimamente alle accuse della Montali perchè ritengo che non meritino risposta. Ritengo che se amasse davvero Porto Recanati non avrebbe dato il suo assenso a partecipare alla contro manifestazione. La presenza di fronti contrapposti può semplicemente acuire la possibilità di scontri e fare il gioco di Salvini nel panorama mediatico nazionale. Mentre tutto questo può far parte delle strategie elettorali di manifestanti e contromanifestanti ai quali, tutti e nessuno escluso, di Porto Recanati non importa assolutamente niente, non può non comprendersi come la partecipazione sia pure su fronti opposti non possa rappresentare l'obiettivo di chi quel "problema" ha il compito di affrontare con la massima attenzione, responsabilità e coraggio. Mi rifiuto di credere che i nostri amministratori non comprendano il rischio di un momento di visibilità negativa solo per il piacere di dire "io c'ero". E ne sono preoccupata.

Rosalba Ubaldi

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