C'erano anche gli iscritti al gruppo di Recanati e Castelfidardo tra gli oltre 300mila alpini che domenica hanno sfilato lungo le vie di L'Aquila per l'ottantottesima adunata nazionale. Anche quest'anno le penne nere guidate dal capo gruppo Fabio Semplici hanno risposto presente al tradizionale appuntamento annuale che si è svolto nella vicina cittadina abruzzese, ancora ferita dal drammatico terremoto del 6 aprile 2009 che è stato evocato dallo striscione d'apertura su cui era scritto "Alpini:
ricordo e ricostruzione". Piuttosto folta la delegazione che ha partecipato all'adunata tra penne nere, amici e loro familiari tanto che la trasferta è avvenuta a bordo di due pulmini e auto private. Ad unirsi al gruppo anche un alpino di Monza che in villeggiatura nella vicina Numana, ha condiviso il viaggio d'andata e ritorno con gli iscritti di Recanati e Castelfidardo. L'eco dell'adunata nazionale a L'Aquila si è allargato anche alla città della poesia e del bel canto. Numerose infatti le penne nere provenienti dal nord che hanno colto l'occasione per una tappa a Recanati per visitarne le bellezze culturali, paesaggistiche e gastronomiche. Tra loro anche il coro della Tridentina che ha offerto un omaggio dinanzi alla targa del Maggiore Ceccaroni, a cui è intitolato il locale gruppo di Recanati e Castelfidardo istituito nel 1965, intonando un noto canto alpino che ha catturato l'attenzione e la curiosità di coloro che in quel momento transitavano lungo le vie del centro storico.
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