Arrestati due gestori di un bar di Porto Potenza Picena.

Nella serata del 05-06-2015 personale del Comm.to di Civitanova Marche e della Squadra Mobile faceva ingresso per un controllo di polizia all’interno dell’esercizio pubblico di bar sito in Porto Potenza Picena, in quanto si era erano venuti a conoscenza che vi era un considerevole spaccio di sostanze stupefacenti perdurante da molto tempo e posto in essere dai gestori, due italiani di 47 e 41 anni. A seguito di ciò veniva predisposto un servizio di osservazione con appostamento in loco. Appena scorto un comportamento sospetto posto in essere da uno dei gestori, veniva fatto ingresso nell’esercizio e gli operatori di Polizia si portavano velocemente sia dietro il banco della mescita che davanti al bancone stesso, sorprendendo il gestore di fatto, mentre cedeva un involucro poi risultato essere una dose di sostanza stupefacente del tipo cocaina, confezionata in un involucro di cellophane di colore giallo chiusa con scotch trasparente, del peso lordo di circa un grammo. Tale dose veniva ceduta all’avventore che la acquistava per uso personale, corrispondendo al medesimo una somma in denaro pari ad euro 90,00 che veniva sottoposta a sequestro.

Vicino al registratore di cassa, veniva rinvenuta altra sostanza stupefacente, per confezionamento e sostanza (cocaina) identica a quella appena ceduta.

A tal punto, stante la flagranza del reato veniva effettuata la perquisizione personale che consentiva il rinvenimento del seguente materiale che veniva posto in sequestro in quanto pertinente al reato tra cui numerose banconote, per un totale di euro 15.000.

Un tubicino metallico idoneo all’assunzione nasale di cocaina, avente all’interno evidenti tracce della citata sostanza);

un involucro metallico di forma cilindrica, riproducente una batteria mezza torcia, con sistema di chiusura a vite nascosta, avente all’interno un involucro in cellophane di colore giallo, contenente sostanza stupefacente del tipo cocaina, per un peso lordo di gr. 18 circa.

A tal punto la perquisizione veniva estesa ai locali dell’intero esercizio pubblico e contestualmente all’abitazione di residenza sita in Porto Potenza Picena,

La perquisizione operata all’interno del bar e locali di pertinenza (cantina) permetteva il rinvenimento del seguente materiale

tre buste di plastica colorate, contenenti ciascuna n. 12 dosi di cocaina confezionate con cellophane chiuse con scotch trasparente, del peso medio di gr. 089, per un complessivo numero di 36 dosi pronte allo spaccio, identiche per forma e peso a quella ceduta all’avventore

Una piccola scatola di plastica trasparente, contenente numerosi involucri dei quali recanti le scritte “3” o “5”, (tali numeri iscritti risultavano poi essere l’effettivo peso della cocaina rispettivamente contenuta in ciascuno di essi) di fatti i rispettivi pesi lordi erano di gr. 3 o 5;

Un involucro in plastica di colore nero, per rullini fotografici, contenente n. 6 involucri di cellophane contenti cocaina in dosi del peso ognuno di 1 grammo circa.

Numerose buste di carta, recanti la scritta a pennarello “10”, contenenti ciascuno gr. 12 circa di marijuana lordi;

un astuccio per contenere pacchetti di sigarette, contenente circa 36,83 gr. lordi di marijuana sciolta ed una sigaretta artigianale con marijuana mista a tabacco;

un bilancino elettronico;

coltello a scatto con apertura laterale, della lunghezza totale di cm. 27 di cui la lama misura cm. 12;

Coltello a farfalla con manici girevoli e richiudibili su se stessi, della lunghezza totale di cm. 18,5, di cui la lama misura cm. 8; 

Occorre precisare che i due coltelli di cui sopra sono considerati armi proprie in quanto la loro destinazione naturale è l’offesa alla persona, motivo per il quale il porto è vietato in modo assoluto e la detenzione all’interno del citato zaino nell’esercizio pubblico integra il reato di porto abusivo di armi.

un cilindro di hashish del peso di gr. 9,03 lordi;

una porzione di hashish confezionata con cellophane trasparente, del peso lordo di gr. 5,32, sono inoltre stati rinvenuti n. 10 foglio manoscritti cifre abbinate a nomi

ALL’INTERNO DELL’ABITAZIONE VENIVA RINVENUTO IL SEGUENTE MATERIALE:

all’interno della camera da letto numerosi pacchetti di sigarette contenenti spinelli di marijuana e tabacco

svariate bilancine elettroniche e digitali ed una di grande dimensioni

un panetto pressato di forma circolare di marijuana del peso di 1 kg;

un sacco di tela contenente gr. 300 di marijuana sciolta;

una macchina elettrica per confezionamento sottovuoto per alimenti, con relativi sacchetti di confezionamento in plastica (si precisa al riguardo che identici sacchetti sono stati utilizzati per confezionare in mazzette una parte del denaro rinvenuto e sequestrato per un totale di 145.000,00 euro;

un sacchetto in cellophane contenente gr. 65 circa di hashish;

pacchetti di carta recanti la scritta a pennarello rosso “10”, contenenti marijuana per rispettivi pesi di gr. 13 circa

scatola di plastica trasparente con coperchio di colore celeste contenente anche del riso sciolto (con chiare funzioni di assorbimento dell’umidità) con all’interno un involucro di cellophane di colore bianco, trasparente con sostanza solida bianca (cocaina), del peso di gr. 106;

numerosi altri involucri di cellophane più piccoli contenenti cocaina dal peso minimo di 5 grammi ad un massimo di 40 grammi

un pacchetto di denaro in banconote di vario taglio per un totale di euro 45.000,00

n. 3 portafogli contenenti rispettivamente denaro contanti in banconote di vario taglio rispettivamente delle seguenti somme: euro 10.000,00 (diecimila/00), euro 6.200,00 (seimiladuecento/00), euro 365,00 (trecentosessantacinque/00). 

una borsa in tela di colore rosso, contenente n. 2 pacchi di denaro in banconote di vario taglio per un totale di euro 100.000,00 (centomila/00) (50.000,00 euro per ogni pacco;

Da un controllo delle attrezzature del bar si notava che il locale era dotato di impianto di videosorveglianza, i cui supporti di videoregistrazione venivano sequestrati per ulteriori accertamenti utili alle indagini

Tutto il materiale stupefacente in sequestro è stato sottoposto a “NARCOTEST” ad opera di personale di Polizia Scientifica con risultato positivo per le rispettive sostanze HASHISH MARIJUANA COCAINA.

Considerata la quantità e varietà dello stupefacente sequestrato (COCAINA circa gr. 350, MARIJUANA circa gr. 1550 ed HASHISH circa gr. 75), tutto diviso in porzioni da 1 gr., 5 gr, 20 gr. 30 gr.e gr 40, rinvenuto sia presso l’abitazione che presso il bar, le modalità di detenzione del medesimo, unitamente all’attrezzatura per il confezionamento, il peso ed imballaggio dello stupefacente rinvenuto, nonché l’enorme somma di denaro circa 176.000,00 euro in banconote di vario taglio, conservate in mazzette unitamente al predetto stupefacente; che presso il bar, dopo aver assistito ad una cessione di cocaina in flagranza, si scopre che proprio a fianco al registratore di cassa vengono detenute a vista, guardando dall’interno del banco mescita, moltissime dosi di stupefacente del tipo cocaina e marijuana, che per confezionamento e quantità si prestano allo spaccio al minuto. Anche in questo caso viene pure sequestrata una ulteriore ingente di quantità di denaro contante in banconote di vario taglio, pure detenuto unitamente ad altro stupefacente, nonché ad armi bianche (due coltelli di grandi dimensioni rispettivamente a scatto e a farfalla) considerato tutto quanto accaduto, si procedeva all’arresto dei due italiani per spaccio e detenzione ai fini di spaccio delle sostanze stupefacenti sopra indicate accertato nella circostanza dagli agenti operanti in fragranza di reato.

Si procedeva inoltre al sequestro di tutto il denaro rinvenuto e detenuto insieme allo stupefacente. Si osservi infatti che alla chiusura giornaliera del registratore di cassa, operato nella circostanza dell’arresto, emergeva che l’incasso dell’intera giornata era pari ad 86 euro.

Lo stesso  avventore dichiarava di essere assiduo acquirente di stupefacente presso il bar in argomento e particolarmente dell’arrestato, da oltre un anno. Una simile organizzazione perdurante nel tempo fa emergere una palese responsabilità in ordine ai reati legati allo spaccio, estrinsecata in ambo i luoghi ove si deteneva il materiale, desumibile certamente dalla quantità di denaro, dalla diversità e quantità di droghe che necessito di un congruo numero di acquirenti costante e giornaliero, tale da produrre gli incassi in denaro sequestrati. 

Si precisa che il locale pubblico sito in Porto Potenza Picena risultava condotto in assenza di titolo autorizzativo, sembrando subordinato l’esercizio alla prevalente attività illecita di spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti. 

 

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