“Ieri son dovuto andare nella filiale di Banca Marche di Corso Persiani ed ho parcheggiato l'auto negli appositi spazi pagando il biglietto per la sosta minima (30 centesimi).” A raccontare è Gianni Bonfili, attento osservatore della vita cittadina e strenuo difensore, da ex sindacalista, dei diritti dei cittadini. Il dito è puntato sui parcheggi cittadini e sulla normativa relativa al pagamento della sosta. Bonfili racconta di essere uscito dalla banca poco dopo la mezz'ora di tolleranza e di aver trovato il solerte ausiliario del traffico che aveva già staccato il foglio della multa: 25 euro ridotta a 17,50 se pagata entro cinque giorni. Il tutto, naturalmente, secondo l'Amministrazione e la SIS, la ditta che gestisce i parcheggi, applicando alla lettera quanto stabilisce il Codice della Strada. “Per pura curiosità, continua Bonfili, mi sono informato presso i Comuni di Macerata e Civitanova Marche ed ho accertato che nessuno di questi applica la normativa adottata a Recanati. Infatti non si va oltre il pagamento del tempo realmente usufruito per il parcheggio, con un minimo di 1 ora e la penale è di 1 euro, ma questo solo a Macerata.” Comuni questi ultimi due disobbedienti al Codice della strada o, invece, è solo particolarmente e furbescamente intransigente quello di Recanati? Una vicenda non nuova in città da quando nel settembre scorso si è introdotto la nuova modalità di pagamento per chi sosta oltre l'orario pagato, tolleranza compresa: non più le vecchie 5 euro ma la multa di 25 euro. Tutto ruota sull'interpretazione esatta dell’articolo 7, comma 15 del codice della strada che dispone che la sanzione di 25 euro sia applicata solo nei casi in cui l’auto, priva di scontrino, sia parcheggiata in una zona in cui la sosta è “limitata o regolamentata”. Ma ciò vale anche per chi prolunga la sosta nelle strisce blu oltre l’orario per il quale ha regolarmente pagato? E qui casca l'asino e ognuno interpreta ciò come meglio gli aggrada trovandosi il cittadino ad avere normative diverse sulla stessa materia a distanza di pochi chilometri come avviene da Recanati a Macerata o Civitanova. “Giudico indecente, commenta Bonfili, la disciplina adottata a Recanati che non dovrebbe avere problemi diversi da Macerata e Civitanova Marche che, evidentemente, non si sentono vincolati dal Codice della Strada e che, forse, hanno maggior considerazione e rispetto per i cittadini/contribuenti, già pesantemente tartassati da tasse ed imposte. E' una misura semplicemente persecutoria, che poggia sopra un'interpretazione della legge forzata fino al limite di rottura. Basta imperversare sopra questo popolo sfinito! E' giusto e sufficiente imporre il pagamento fino alla fine dell'orario di sosta a pagamento.”
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