“Il 3 novembre del 2014 il Comune di Recanati ha espresso parere contrario al progetto di perforazione di un pozzo ricerca idrocarburi in zona Cava Vasari (Chiarino) avanzato dal Ministero dello Sviluppo Economico. Parere contrario circostanziato per motivi urbanistici e ambientali. Anche la Regione Marche è a conoscenza del nostro no. Sia dal punto di vista tecnico che politico siamo tutti convinti che la Regione debba opporsi come già fatto dal nostro Comune.” E’ così che il sindaco Fiordomo risponde alle preoccupazioni sollevate da più parti sul pericolo che la città leopardiana debba vedere il suo territorio costretto a convivere con le trivelle in azione per la ricerca di idrocarburi. Il primo cittadino fa riferimento alla nota inviata a suo tempo a firma del dirigente dell’ufficio tecnico, Maurizio Paduano al Ministero dello Sviluppo Economico e alla Regione Marche per ribadire con chiarezza che l'intervento proposta dalla ditta Co.Ge.Dd. spa in zona Cava dei Vasari non è conforme agli strumenti urbanistici vigenti in quanto l’area è considera “agricola di salvaguardia paesistico ambientale a tutela integrale con una viabilità locale di tipo rurale, assolutamente inidonea e del tutto inadeguata al passaggio di mezzi pesanti e carichi eccezionali. L'attività di cantiere (di costruzione e smantellamento), si legge ancora nella nota del dirigente, danneggerebbe la strada che non ha né le dimensioni né un sottofondo adeguato a sostenere tali carichi.” Insomma il no è netto e chiaro e il sindaco Fiordomo si appresta martedì mattina, quando il Consiglio regionale sarà chiamato ad esprimersi nel merito, a far valere le ragioni del Comune, forte, comunque, anche del pronunciamento dell’assessore all’Ambiente ed Energia, Angelo Sciapichetti, che a Bari, alla Fiera del Levante, ha confermato il parere negativo della Regione “a ogni ulteriore progetto e attività di trivellazione, ricerca e coltivazione di idrocarburi nei nostri mari. Martedì prossimo, ha infine annunciato Sciapichetti, l’Assemblea legislativa voterà la richiesta di referendum abrogativo dello sblocca Italia e decreto sviluppo che disciplinano la ricerca e la coltivazione degli idrocarburi in mare e in terraferma.”
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