L’allarme per il colpo al bancomat della sede centrale di Recanati di Banca delle Marche è scattato verso le 4.30 di questa mattina, non appena i banditi hanno fatto saltare a colpi di piccone la porta blindata che permette di raggiungere il retro dello sportello automatico posizionato all’interno di una stanza. Nel giro di due minuti la pattuglia dei carabinieri in servizio nella zona è intervenuta sul posto ma ormai dei banditi non c’era più traccia. Avevano arraffato il denaro, non tutto, contenuto nelle cassettine dandosi alla fuga a bordo di una Bmw, posteggiata all’altezza dell’Istituto di credito. I ladri hanno agito travisati con un cappuccio sulla testa per non farsi identificare dalle telecamere della video sorveglianza poste lungo Corso Persiani. All’altezza di Porta San Filippo hanno posto di traverso, in modo da bloccare la strada, due auto, una Panda e una Punto, che avevano pochi minuti prima rubato nel quartiere di Castelnuovo. Quindi si sono diretti all’ingresso esterno della stanza, dove è custodito il bancomat, forzando la porta con un piede di porco. Indisturbati, I banditi hanno agito con il solito sistema, utilizzando l'acetilene per far esplodere il bancomat ma dosato bene in modo da non bruciare le banconote. Il botto è stato potente, avvertito anche da alcuni residenti vicini. Ma tutto, come dicevamo, si è svolto nel giro di pochi minuti. Una volta fatto esplodere il bancomat, a colpi di picconate hanno aperto la porta posta a fianco, che conduce all’interno della banca, prelevando, dal retro del bancomat, le banconote, tutte quelle da 20 euro, lasciandone, per la fretta, sul posto un certo quantitativo da dieci e da cinquanta euro. Per cui il bottino, secondo quanto riferito dalla direttrice della Banca ai carabinieri, non è ingente, anche se è ancora tutto da quantificare. Per tutto il tempo del colpo nessun auto è transitata per Corso Persiani. I carabinieri hanno raccolto tutti gli elementi utili all’indagini e si potranno avvalere delle immagini immortalate dalle telecamere del sistema di videosorveglianza del comune poste nei paraggi. E’ probabile che i banditi fossero almeno in tre perché sono giunti sul posto con tre auto: quella con cui sono poi scappati e le altre due che sono servite per bloccare la strada. Quest’ultime sono state poi restituite dai carabinieri ai legittimi proprietari. Un bandito, durante il colpo, si sarebbe posizionato all’altezza di piazza Leopardi per controllare che nessuno a piedi si avvicinasse nei pressi della sede della banca.
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