Tre bambini che giocano dietro una siepe, nel giardino del “patrio ostello”: sono i fratelli Leopardi e la siepe è quella famosa che “che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude”. Inizia così il film “Il giovane favoloso” di Martone che insieme alla città tutta, alla Regione Marche e agli sponsor attende con ansia il responso da parte della commissione dell’Academy Award of Merit per sapere se sarà lui il prescelto come migliore film in lingua non inglese per rappresentare l’Italia alla serata degli Oscar in programma a Los Angeles domenica 28 febbraio 2016. La riunione, per scegliere tra i nove candidati, si terrà questa mattina a Roma presso la sede dell'Anica. Il film, come si ricorderà, è stato prodotto da Carlo Degli Esposti per Palomar con Rai Cinema e si avvale del contributo della Regione Marche, Fondazione MarcheCinema Multimedia- Marche Film Commission, e di quello del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Questo sarà forse uno degli ultimi film che porta la firma di Marche Cinema Multimedia, la Film commission delle Marche, alla luce della recente dichiarazione del governatore Ceriscioli sul suo destino. E’, infatti, una delle struttura operativa della regione che è entrata nel piano delle dismissioni perché avrebbe costi di struttura «troppo elevati» e il bilancio regionale ha la necessità di fare risparmi importanti visto che la spesa corrente è passata da 400 a 170 milioni di euro. Il film di Martone, oltre ai finanziamenti pubblici, però ha potuto contare anche sull’apporto di numerosi privati. E’ grazie all’impegno dell’avvocato recanatese Paolo Tanoni, che ha creduto molto nel progetto ambizioso di Martone convinto, com’era, dell’importante vetrina turistica che il film avrebbe rappresentato per la città, se si è riusciti a creare una cordata di generosi sponsor disposti a rischiare finanziando il film. Oggi questi sorridono di fronte agli incassi che l’opera ha registrato dopo la sua presentazione, appena un anno fa, alla 71ª Mostra del cinema di Venezia: oltre 1 milione di spettatori e ben più di 6 milioni di incasso. E chissà che la buona notizia che tutti oggi si aspettano non faccia ricredere anche il presidente Ceriscioli sull’operazione “dismissioni e risparmio”.
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