E’ passata una settimana dalla conferenza stampa dell’amministratore delegato e presidente del Gruppo Astea Mario Berrè con la quale è stata data la notizia ufficiale delle dimissioni dei componenti di nomina pubblica nel Consiglio di Amministrazione.
Abbiamo saputo:
che le dimissioni sono state motivate dalla necessità di assicurare la presenza di genere nell’organo amministrativo, che la legge che prevede tale vincolo era già in vigore al momento della nomina avvenuta un anno fa, che i Sindaci dei Comuni soci erano stati informati di tale obbligo prima che venisse rinnovato il CdA nel 2014, che il Comune di Osimo ha già provveduto in seduta “feriale” ad apportare modifiche allo Statuto dell’Astea, che in realtà era venuto meno il rapporto di fiducia tra il Presidente Berrè ed il Sindaco di Osimo, che tra i due vi sono state divergenze in ordine a scelte strategiche per la società, che è stato firmato l’accordo con Srg Reti SpA di Rimini per lo statuto della società che gestirà le reti in caso di aggiudicazione della gara cui Astea parteciperà per l’Atem di Macerata.
Dopo la conferenza stampa il silenzio assoluto di tutti i protagonisti, in attesa che vengano proposti dai Sindaci i nominativi dei nuovi consiglieri di parte pubblica. Ma cosa bolle in pentola? Cosa sta succedendo o è già successo? Quali sono le vere ragioni del rinnovamento dei vertici? Visto che non stiamo parlando di una bocciofila o di un comitato di quartiere (con tutto il rispetto per tali associazioni) ma di un gruppo che ha un capitale sociale di €. 76.115.676,00 e che avrebbe chiuso il primo semestre con un utile lordo di un milione e 32 mila euro alcune considerazioni sono d’obbligo.
Come mai se la normativa sulla rappresentanza di genere era già operativa non se ne è tenuto conto nelle nomine dei componenti pubblici del CdA? Perché i Sindaci, sebbene informati, hanno disatteso tale obbligo? Forse volevano tenersi le mani libere per buttare all’aria il CdA nel caso in cui questo non fosse “rispettoso” delle indicazioni politiche? E perché mai si sono dimessi anche i rappresentanti del Comune di Recanati che invece rispettava le c.d. quote rosa avendo nominato due componenti di genere diverso, Cacciagiù e Sacchi? Perché la Sacchi non vuole più essere confermata? Forse per la incompatibilità con la nomina nel CdA del Cosmari? Quali sarebbero le divergenze tra il Presidente Berrè ed il Sindaco di Osimo, un sindaco peraltro sub judice, con un piede già fuori dalla porta del Comune? E gli altri Sindaci che dicono? E il socio privato? E le gare sul gas? E le assunzioni di personale di questi ultimi mesi? E la tirata di orecchie del Ministero della Funzione Pubblica prima e del Tar Marche dopo sull’obbligo di Astea di consentire l’accesso agli atti e di rispettare il principio della trasparenza? Cosa ne è stato della deliberazione di Consiglio n. 21 del 23/06/2014 con la quale il Consiglio Comunale di Recanati ha stabilito che coloro che vengono nominati e designati dovranno riferire al Consiglio Comunale almeno una volta l’anno sull’attività dell’Ente, Azienda e Istituzione nei cui organismi sono nominati o designati?
Sappiamo quali sono le strategie del Gruppo? Gli investimenti sul territorio? I servizi che verranno erogati, potenziati, migliorati? Oppure vediamo solo le bollette che aumentano? E’ vero che ultimamente il numero dei contratti gas relativi alle aziende è diminuito e che è stato depotenziato l’ufficio commerciale? Perché non sono stati ridotti i compensi per gli amministratori come previsto dalla legge?
Ce n’è abbastanza per chiedere che si faccia chiarezza su un’azienda che è per oltre un quarto patrimonio dei cittadini recanatesi.
Risponderà qualcuno a queste domande ? Oppure come al solito l’amministrazione a maggioranza PD farà finta di niente? Perchè quello che oggi è certo, alla luce di quanto sta succedendo, è che questi organismi sembrano servire solo per distribuire “prebende”, per soddisfare le promesse elettorali, per spartirsi il potere. Provateci il contrario, che mi sbaglio, che invece di giocare a spostare cariche e poltrone state amministrando.
Lista Civica “In Comune”
Sabrina Bertini
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