Giungono notizie confortanti per il completamento del complesso edilizio che prende il nome di “Centro Città” e che ha registrato in questi ultimi mesi un certo rallentamento nella realizzazione delle opere previste. Sarebbe stato raggiunto, infatti, l’accordo fra il professionista recanatese, Mirko Patrizietti, geologo, e la ditta Project Recanati S.p.a. Come si ricorderà era stata iscritta un’ipoteca giudiziale di circa 150 mila euro su alcune aree del mega complesso edilizio a seguito di un decreto ingiuntivo concesso dal Tribunale di Macerata e promosso, appunto, dal Patrizietti che lamentava di non essere stato pagato per il lavoro svolto come geologo.
La somma richiesta era di 97 mila euro e si scostava di più del doppio da quella preventivata nel capitolato di appalto stabilita in 35 mila euro: un aumento giustificato per le relazioni tecniche aggiuntive che si sono rese necessarie nel corso del tempo oltre che per le modifiche legislative intercorse anche in seguito alle varianti che sono state apportate al progetto originario.
Dopo lunghe trattative si sarebbe raggiunto un accordo, con piena soddisfazione da entrambi le parti, che prevede il pagamento della cifra richiesta inizialmente dal professionista. Ciò permetterà di riprendere con maggiore lena le opere iniziate e di consegnare, si spera nei tempi pattuiti, gli alloggi alle famiglia a sui tempo espropriate delle loro abitazioni per far posto al parcheggio, alla nuova viabilità e, appunto, alle palazzine ad uso abitativo.
Sulle conseguenze di questo contrattempo, però, il sindaco Fiordomo non si è risparmiato un giudizio severo nei confronti del professionista. “Non sempre c’è un atteggiamento in cui prevale un amore per la città e per il territorio. Per ciò che mi riguarda sono solo a conoscenza degli obblighi contrattuali che legano il Comune con il Project che prevedono che entro il 2016 siano consegnati i lavori pattuiti e precisamente un’area camper, la restante parte dei parcheggi e l’area per i bus turistici. Purtroppo questa problematica, che si è innescata con il geologo, ha rallentato i tempi di esecuzione di questi lavori perchè l’accordo che c’era con il Project prevedeva la disponibilità di queste aree per l’estate appena trascorsa.”
Rimane, invece, ancora in piedi la vicenda della perizia geologica, sempre a firma del geologo recanatese Patrizietti, risalente al 1998 ed impiegata dalla cordata composta da tre ditte e dalla Fondazione Ircer, all’insaputa del professionista che l’aveva redatta, per la presentazione alla Regione Marche del progetto per il recupero dell’ex scuola B.Gigli di via Battisti. Anche per questa ultima vicenda sembra che sia in arrivo un decreto ingiuntivo, da notificare ai privati e agli Ircer, per il pagamento della parcella arbitrariamente utilizzata.
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