Ritorna l’ipotesi di un porto darsena a Porto Recanati

Potrebbe riprendere piede, dopo diversi anni, l'ipotesi di un porto darsena a Porto Recanati. Il progetto che venne presentato durante la giunta Ubaldi e poi accantonato da quella Montali, starebbe tornando in auge. Un comitato apposito si starebbe infatti formando per la riproposizione dell'idea, e tra i fautori si annovererebbero diverse personalità come il giornalista portorecanatese Aurelio Bufalari, oltre ad Andrea Marcelli ed Enzo Ascani, rispettivamente il vice presidente e il presidente del Comitato Porto Recanati Nord.

Questo progetto avrebbe due finalità a dire il vero: per primo, dare finalmente un porto a Porto Recanati poiché, nonostante sia un porto ridotto a piccole imbarcazioni, darebbe comunque lustro alla città e – sostengono – agevolerebbero il turismo; in secondo luogo, sarebbe un modo per rinforzare la parte nord di Porto Recanati –  cioè Scossicci -, oggi in preda, come non mai, a mareggiate che stanno sempre di più risucchiandone il lido. E già, semplicemente perché in una clausola del progetto, qualora fosse realizzata la darsena, sarebbe previsto, come obbligo, il rafforzamento della costa in alcuni punti, tra cui, appunto, Scossicci. Questo perché un porto darsena, modificando il profilo del litorale, aumenterebbe l'erosione provocata dal mare.

Attualmente non ci sarebbero fondi per un intervento di tamponamento nelle coste di Scossicci, come ribadito, nei giorni scorsi, sia dall'assessore regionale Angelo Sciapichetti, sia dal Commissario Prefettizio Mauro Passerotti, e questa idea della darsena potrebbe essere una possibile risoluzione. Nel frattempo anche la consigliera regionale Elena Leonardi, in una interrogazione, si è espressa sul problema di Scossicci, sostenendo che i fondi europei del Programma Operativo Regionale FEASR 2014-2020, che riguardano anche i danni da mareggiate per i litorali, non sono stati del tutto impegnati, e dunque esorterebbe Sciapichetti ad agire in breve tempo. Che il porto darsena, oltre ad essere una nuova attrattiva turistica per Porto Recanati, possa essere anche una risoluzione a quest'ultimo problema? O forse è l'ennesima apparente risoluzione ad un problema ben più complesso?

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