Una botta tremenda per la Fondazione Ircer, si è abbattuta in queste ore con l’azione di pignoramento eseguita in seguito all’ingiunzione di pagamento promossa dal geologo Mirco Patrizietti nei confronti dell’Ente e di tre ditte private, titolari del project financing per la ristrutturazione della scuola Beniamino Gigli, di cui la Fondazione Ircer è la società capofila, per un importo complessivo di 37 mila euro.
L’azione legale, come dicevamo, porta la firma del geologo Mirco Patrizietti per la vicenda della perizia geologica, da lui redatta nel 1998, impropriamente infilata fra gli elaborati tecnici allegati al progetto della scuola Gigli, presentato alla Regione Marche nell’aprile scorso, per ottenere un finanziamento di un milione di euro.
L’ufficiale giudiziario ha provveduto a pignorare il conto corrente dell’Ente con conseguente blocco di ogni operazione economica. Una cosa grave, per il suo presidente, Alfredo Moretti, che ha dato subito mandato al proprio legale, Michele Moretti, di presentare immediato ricorso al giudice contro l’ingiunzione di pagamento. Una bella grana per i destinatari dell’atto che non hanno, entro i 10 giorni previsti per il pagamento richiesto, ottemperato al saldo della cifra. Il pignoramento è scattato, però, esclusivamente solo nei confronti della Fondazione Ircer.
“Risponderemo con una fermezza estrema, afferma il presidente Moretti, perché questo provvedimento, al di là del discorso economico, è molto grave per noi perché va a bloccare tutta la nostra attività quotidiana.”
La vicenda prende spunto, come si ricorderà, dall’utilizzo della perizia che Alessandra Sbacco, legale del Patrizietti, ebbe a definire “illegittimo”, ma che sarebbe passato inosservato in mezzo a tutte quelle carte, che compongono il progetto, se non fosse finito proprio lì l’occhio del consigliere di minoranza Simone Giaconi che denunciò la grave anomalia in sede di Consiglio Comunale. Patrizietti, infatti, non era stato avvisato e, quindi, non ne sapeva nulla di quella operazione.
“Se qualcuno era in buona fede, ebbe a suo tempo ad affermare il professionista, si sarebbe sentito in dovere di chiamarmi per chiarire la situazione, invece, con mio dispiacere, ciò non è avvenuto.”
La tegola sulla Fondazione Ircer giunge in un momento assai delicato per l’Ente il cui cda è dimissionario e in attesa di rinnovo da parte del Sindaco.
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