RICONSEGNATO ALLA CATTEDRALE DI RECANATI IL CRISTO DEPOSTO

È stato ricollocato nel sito originale il Cristo Deposto (XVI secolo) di cui spesso don Lauro Cingolani ci parlava con preoccupazione, perché i tarli ed il tempo lo stavano distruggendo.

“Lo potete vedere nella Cappella dell’Addolorata, sotto l’altare” ha annunciato dopo la funzione domenicale don Pietro Spernanzoni, Vicario nella Chiesa Cattedrale S. Flaviano di Recanati.

Felici i fedeli di poter nuovamente posare lo sguardo e le preghiere su di un’opera d’arte di pregevole fattura di cui purtroppo non si conosce l’autore.

Il Cristo di legno dipinto offre un’immagine di dolce abbandono; l’incarnato mostra i segni della passione e morte, ma dal bel viso traspare la ritrovata pace.

Creato per essere esposto durante le Sacre Rappresentazioni e le Processioni del Venerdì Santo, ha braccia snodate e le mani e i piedi mostrano i fori dei chiodi che dovevano sostenerlo sulla croce. Interessante il particolare della ferita sul costato che sembra contenere una reliquia.

La scultura sarà oggetto di rinnovate devozioni nel richiamo della fede in quell’ Uomo della Croce che continua nei secoli ad affascinare le genti.

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Il restauro, curato con passione e professionalità, è opera della recanatese Anna Fulimeni che ha eseguito il lavoro nel suo atelier di Firenze dove risiede.

Della stessa dott.ssa Fulimeni è il restauro del Cristo del Moranzone della Chiesa di Santa Maria in Castelnuovo e delle quattordici stazioni della Via Crucis del Maestro Biagio Biagetti, poste lungo le navate della Cattedrale di S. Flaviano.

Luciana Interlenghi

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