Papa Francesco invita tutti noi a fare il Presepe in casa e nei posti di lavoro perché in esso si racchiude la tenerezza di Dio, trasmettendo fede.
Lo sa bene Elodia Canalini che, nella sua abitazione di via Castelfidardo, alla sacra rappresentazione ha dedicato un posto speciale.
Un allestimento di grande suggestione è posto all’interno di una finetra, accanto alla quale ve n’è un’altra, anch’essa con addobbi natalizi. Sagome bianche di cerbiatto e neve luminosa in una, mentre nell’altra, un Presepe con tutti i suoi protagonisti, principali e non. Ognuno al suo posto, in attesa della festa.
Chi si trova a passare di lì, non può non gettare uno sguardo a quell’angolo pieno di luci e d’affetto. Sono elementi questi che compongono la bella scena, costruita con originalità ed eleganza. D’altra parte, ben conosciamo il buon gusto di Elodia e l’arte del decorare con i fiori che, per tanto tempo, è stata la sua professione.
Da quella finestra si affacciava sua madre Argentina Sagni che divideva la camera con la sorella Amerìca. Due nomi che raccontano passati di emigrazioni, tipici del nostro territorio; storie di lavori duri e forti legami familiari.
Amerìca era ricamatrice, Argentina vendeva frutta e verdura in quella che i recanatesi hanno sempre chiamato Piazza dell’ erbe. Elodia ci racconta che sua madre era lì, tutti i giorni, con i prodotti freschi che esponeva sopra un banchetto. Vendeva tutto velocemente e altrettanto velocemente se ne tornava a casa, dove l’aspettavano altre faccende.
La casa è quella che ha colpito la nosra curiosità e la finestra da cui Argentina ha visto passare i suoi novantadue anni, ora si è fatta cornice di un Presepe che sembra pietra preziosa incastonata…preziosa, come i ricordi che inevitabilmente il Natale e solo il Natale riesce ad evocare.
Luciana Interlenghi
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