Nero su bianco l’analisi delle entrate, che si legge nel documento unico di programmazione del Comune di Recanati, recentemente approvato dal Consiglio comunale, lo scrive papale, papale: se nel 2008 Recanati incassava 395,74 euro per ogni abitante attraverso i tributi pagati (Imu, Tasi, tari, addizionale Irpef), nel 2014 questo dato si raddoppia e arriviamo a 608,68 mentre la popolazione addirittura è diminuita: 21.593 residenti nel 2008, 21.457 nel 2014. Crescono anche, seppur in maniera meno vistosa, le entrate extra tributarie, in pratica i proventi dei servizi pubblici, dei beni patrimoniali e finanziari oltre agli utili da aziende speciali e partecipate: dai 114 euro che pesano sulle spalle di ogni singolo residente nel 2008 siamo passati agli attuali 144 e il trend è in aumento visto che la percentuale di copertura dei servizi a domanda individuale dal 55,74% del 2014 nell’anno appena concluso è arrivata al 69,62%. Quello che diminuiscono sono, invece, le entrate derivanti da trasferimenti: se nel 2008 arrivavano 181 euro a cittadino nel 2014 siamo scesi a 101 euro. Di fatto, riporta lo stesso documento di programmazione economica, “non si può più parlare neanche di trasferimenti erariali in quanto l'amministrazione centrale non versa più neanche un centesimo ai Comuni ma si limita a redistribuire i soldi degli stessi Comuni (quota parte dell'IMU di spettanza comunale) spostandoli dagli enti ricchi a quelli poveri.” Insomma largo all’arte di arrangiarsi! La città di Recanati, sul piano del lavoro, ha il settore delle attività manifatturiere tra i più estesi nell’ambito della Provincia così come particolarmente significativo è il dato relativo ai servizi di Informazione-Comunicazione e alle attività immobiliari. Scarsa è, invece, l’offerta dei servizi di alloggio e ristorazione: appena 539 posti letti in tutto, nonché di noleggio, agenzie di viaggio e supporto imprese nonostante la particolare vocazione culturale e turistica della città. Sono presenti, in misura percentuale particolarmente elevata, le imprese artigiane così come elevata è anche la quota di imprese femminili che rispecchia, peraltro, l’andamento di tutto il territorio della Provincia.
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