E' giusto darsi delle arie. Un pò per evitare di morire gonfi ma sopratutto per autocelebrarsi quando ci si accorge di una mutazione ancor prima degli organi di informazione piu' titolati. La stampa nelle ultime ore ha scritto che per la prima volta nella storia gli incassi derivanti dalla vendita dei vecchi dischi in vinile supera quella dei nuovi lavori in digitale. E noi, senza sapere nulla di tutto questo, due settimane fa abbiamo inaugurato una bella rubrica sui vecchi 45 giri presenti nel polveroso archivio della radio. Anche se si rischia la vita ogni volta che se ne tira fuori uno dalla polverosa e scolorita copertina, non possiamo essere che orgoglioni di aver annusato questo cambiamento in atto nei gusti musicali degli ascoltatori e non solo. Detto questo c'è da dire che per il momento la nuova rubrica ha presentato solo monnezza. Dopo Malva della scorsa settimana sono riemersi dal dimenticatoio Valentino e Maria Dolores Vargas. Scegliere la canzone piu' brutta è stata veramente una impresa. A confronto il Festival di Sanremo sembra quello di Woodstock. 45 giri a parte in questa puntata si assegna anche il Minestronzo. Per la prima volta l'ambito riconoscimento finisce nelle mani di una signora, e pure italiana. Un altro bell'orgoglione tutto italiota. Si sente già in sottofondo l'inno di Mameli! In chiusura un bel viaggio nel tempo. Si finirà in una sala operatoria con bisturi e mascherine. Cliccate e ascoltatene tutti.
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