Antonella Mariani, delegata alla sanità, le sta pure bene la chirurgia di un sol giorno, purchè si dica che tipo di servizio riusciremo a dare? L’importante è essere chiari e precisi perché, viste le esperienze precedenti, non possiamo concedere più niente e i discorsi debbono essere fatti in maniera da non lasciare dubbi a nessun’altra interpretazione.” Batte molto la Mariani sul problema della chiarezza e della certezza delle soluzioni ricordando come sotto le feste natalizie la giunta regionale abbia messo mano in maniera sostanziosa di un ulteriore sconvolgimento del Santa Lucia stravolgendo quanto deciso nel 2013 con la famosa delibera 735. Un lavoro silenzioso il suo, di cui ne rivendica l’impegno e l’assiduità, per monitorare giorno dopo giorno quanto si sta facendo: “la lungodegenza dovrà andare incontro ad una nuova riconversione, spiega, e ci sono altri servizi che bisogna mantenere come la dialisi, la radiologia che ha bisogno di essere potenziata e ammodernata nelle sue apparecchiature, sono partiti i lavori per portare all’interno del Santa Lucia il poliambulatorio, si parla di ospedale di comunità e bisogna capire bene cosa significa e la differenza con prima quando eravamo casa della salute. I 10 posti-letto della chirurgia saranno ora inglobati sui 40 complessivi, che Recanati avrà molto probabilmente come ospedale di comunità, mentre i 5 posti per acuti erano morti da tempo, si parlava di lungo degenza ma non esistevano quelli per acuti.” Per la Mariani, comunque, il futuro è roseo perché per lei, che conosce bene il settore in quanto è uno stimatissimo medico di base, che il Santa Lucia sia trasformato in un ospedale di comunità “è un vantaggio per il cittadino anche dal punto di vista sociale oltre che sanitario in quanto viene incontro alla famiglia che si trova a dover gestire un ammalato con la paura di non esserne in grado e con la difficoltà a somministrare la terapia stessa. Siamo in un momento in cui, invece di fare polemica o cercare visibilità politica, dobbiamo metterci a ragionare bene su cosa fare con chiarezza sia da parte nostra che di chi ci sta sopra.”
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