Quella pistola giocattolo ricevuta dentro una busta dall’avvocato Vecchioli, l’aveva spedita un’impiegata. Dopo la denuncia del legale per quel grave atto intimidatorio, i carabinieri della locale stazione hanno individuato la mittente di quel plico.
Una serie di riscontri incrociati ha permesso infatti, di giungere in poco tempo, all’autrice della minaccia: un’impiegata, che spinta forse dal risentimento di aver subito un pignoramento da parte dell’avvocato Vecchioli, ha messo in atto quest’atto con il tentativo di spaventarlo.
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