Atletico Recanati e Europa Calcio chiudono l’anno con una sconfitta

L’ASAR conclude con una sconfitta il girone di andata tra le mura amiche sul sintetico di Villa Musone. Atmosfera glaciale, terreno di gioco spazzato da una gelida tramontana. Le condizioni ambientali sono proibitive ed al limite per disputare un incontro di calcio. Da diverso tempo ci siamo soffermati a sottolineare positivamente le prove dei direttori di gara al contrario in questa ultima giornata l’arbitro di turno, almeno a nostro giudizio, ha fornito una prestazione opaca priva di personalità e costellata da decisioni alquanto discutibili. La giacchetta nera ha iniziato subito con il piede sbagliato quando appena arrivato ha rilevato, segnalandolo sul referto, l’assenza dell’ambulanza, mostrando di non conoscere il regolamento che non prevede l’obbligatorietà del mezzo di soccorso sul terreno di gioco. Inoltre questa sua presunta sensibilità verso l’incolumità dei giocatori si è dimostrata, in senso ironico naturalmente, quando ha consentito a far disputare la partita in condizioni ambientali al limite della praticabilità. Tecnicamente è riuscito a condizionare l’incontro a tal punto da deciderlo, sul finale, con un rigore che grida vendetta. Ha fischiato in modo confuso ed ha usato due pesi e due misure. Nota di colore si è anche perso l’orologio e se non fosse stato per uno dei dirigenti locali avrebbe dovuto affidarsi agli astri per portare a termine l’incontro. L’ASAR è sceso in campo con la consueta disposizione tattica presentando due novità sugli esterni di centrocampo dove rispettivamente, Alex Bertini e Magnaterra, hanno preso il posto di Carletti e Luca Paoltroni. Per il resto in difesa, ancora Papa non c’è ed al suo posto è riconfermato roccia Ascani. Le squadre devono combattere oltre che tra loro anche contro il freddo veramente insopportabile ed un vento che morde ogni centimetro di pelle. Non ci sono grandi tatticismi ci si affronta a viso aperto dopo pochi minuti Inox Bartò gira di testa sul palo alla destra del portiere una palla molto insidiosa che il numero uno devia in angolo. La partita di Inox finisce lì: un dolore alla coscia lo costringe ad uscire al suo posto entra Luca Pendolino Paoltroni. L’ASAR gioca bene e mette in difficoltà la bella formazione ospite che non impensierisce Fiorani. Al contrario, Bertini, autore di una bella prestazione, appena dentro l’area, spostato sulla destra, calcia forte, a mezza altezza, sul primo palo, ma trova l’opposizione dell’estremo difensore ospite che gli nega il gol. Dal canto suo la Salesiana si rende pericolosa con il suo centravanti che si dimostra pronto e scaltro a sfruttare le occasioni che gli si presentano ma quest’oggi Holtz, Michele Messi, ricorda un signore che giocava qualche anno fa, in casacca rossonera e con il numero 6, e di la non si passa. Alla fine del primo tempo le reti sono ancora bianche fa ancora più freddo e qualche fiocco di neve comincia ad affacciarsi sul terreno di gioco. Le squadre tardano a rientrare in campo è veramente molto difficile giocare al calcio in simili condizioni ma lo è ancora di più restare seduti in panchina. Nonostante tutto si ricomincia, Carletti sostituisce Esposto e poco dopo Massaccesi sostituisce Capitan Galvani la facscia passa sul braccio di Brizi. A 20 minuti dalla fine Bertini si getta su un pallone sfuggito alla difesa ospite ed il portiere ospite lo anticipa di un soffio. Al settantacinquesimo il discutibile direttore di gara fischia un rigore a favore degli ospiti senza alcuna fondamento, condannando la squadra locale ad uno svantaggio immeritato. Il monumentale Holtz, cede il posto ad un’altra punta, Montironi, e, nei minuti finali i Blues leopardiani si gettano alla ricerca del meritatissimo pareggio: una strattonata in area ai danni dei locali ed una punizione di Carletti, che poteva tramutarsi in rete, viene fortunosamente smorzata e finisce la sua corsa tra le braccia del portiere. Il fischio finale decreta la fine di una partita che sancisce la vittoria degli ospiti e che condanna i ragazzi di Mr Pelati. Questa sconfitta non mi va proprio giù – ha detto Pelati – perchè è immeritata sotto tutti i punti di vista ed è stata condizionata dal direttore di gara che ha diretto in maniera poco equilibrata ha ammonito tre dei miei giocatori ed in altrettante occasioni non ha usato lo stesso metro con gli avversari. Ha fischiato un rigore molto dubbio contro di noi ed ha lasciato correre quando invece era più opportuno fischiare sia contro che a nostro favore. Ai ragazzi non posso proprio rimproverare niente. Come si dice in gergo – ha concluso il Mister – questa sconfitta mi brucia proprio molto anche perchè la dea bendata ci ha voltato le spalle. (foto tratta dal sito atleticorecanati.org)

Mastica amaro anche l’Europa Calcio che inciampa nell’ottava sconfitta stagionale, la terza consecutiva: rosso neri che si sono arresi 1-0 sul rettangolo di gioco dell’Accademia Montefano. La squadra di patron Fabio Palazzo chiude il girone di andata in penultima posizione con soli sette punti, frutto di un successo e quattro pareggi, undici gol segnati e venticinque incassati. Numeri non certo confortanti in vista del girone di ritorno che scatta nel week end del 16 e 17 gennaio con l’Europa Calcio impegnata a Civitanova contro la Nuova Libertas. L’Atletico Recanati gioca invece dinanzi al pubblico amico contro il San Girio.

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