E’ stata consegnata in questi giorni alla dott.ssa Margherita Carlini, responsabile dello sportello antiviolenza di Recanati, la busta con i proventi della raccolta fondi realizzata da Incantevole-espressioni d’Oriente, l’evento organizzato dall’Associazione Culturale Infinito Spazio-ISgallery e dalla WùXing Traditional Kung Fu school di Recanati diretta dal maestro Francesco Marinelli, con il patrocinio del Comune di Recanati, Assessorato alle Culture e i Servizi Sociali, Università degli Studi di Macerata, Istituto Confucio Macerata, Università d’Istruzione Permanente Recanati, Associazione Società Operaia di Mutuo Soccorso Recanati, in collaborazione con la WùXing Traditional Kung Fu school di Castelfidardo, Piediripa e Macerata dirette rispettivamente dai maestri Andrea Sediari, Andrea Bordi e Massimo Pallotti. L’iniziativa voluta da Martina Cingolani, allieva della Scuola di Kung Fu di Recanati, aveva come scopo di raccogliere fondi per aiutare le donne, le madri con i loro figli che tentano di uscire da situazioni di violenza, i bambini orfani di femminicidio, e sostenere le spese delle case rifugio dove si nascondono le donne in pericolo di vita. Per promuovere la lotta contro i pregiudizi e l’intolleranza si è scelto il kung fu, perché è un’arte marziale aperta a tutti, ricca di valori educativi e assolutamente priva di ogni intenzione violenta. La somma raccolta è stata di euro 77,65. Una goccia nel mare, ma è pur sempre un inizio. Purtroppo nessuna donazione è giunta dalle fotografie della mostra “Visioni ZENitali” a cura del C.C.S.R. Le Grazie e Fotocineclub Recanati, allestita presso l’Atrio Comunale. A nulla è valso l’impegno e la grande generosità dei fotografi che avevano messo in offerta le loro foto esposte per tutto il periodo dell’evento. L’auspicio è di ri-proporre prossimamente, sempre per la stessa causa, l’offerta delle opere fotografiche. Come ha detto la dott.ssa Carlini alla fine dell’intervista di martedì 26 luglio condotta dal dott. Beccacece: “Al di là dell’entità della somma è fantastico che qualcuno abbia avuto questo pensiero e che qualcuno pensi alle donne in difficoltà, perché oltre al sostegno hanno bisogno del lato pratico.”
Nikla Cingolani
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