Continua il contenzioso fra l’ex dirigente Gasparre e il Comune

Recanati.

Non demorde proprio l’ex dirigente comunale, Teresa Gasparre, che dopo aver chiamato l’Amministrazione Comunale addirittura davanti alla Corte di Cassazione per veder riconosciuti i propri diritti di lavoratrice sottoposta a suo tempo, secondo lei, ad una ingiusta rimozione dal suo incarico ed aver ottenuto da questa l’accoglimento di uno degli otto motivi di ricorso, ha promosso ora ricorso in riassunzione davanti alla Corte di Appello di Bologna, Sezione Lavoro.

Era il 2001 quando il funzionario promosse ricorso al Tribunale Civile di Macerata, Sezione del Lavoro per ottenere la dichiarazione dell’illiceità della revoca dell’incarico di responsabile dello sportello unico delle attività produttive (Suap) decisa nell’aprile 2001 dalla Giunta Corvatta. La Gasparre chiedeva anche la condanna del Comune al risarcimento dei danni che le erano stati causati da tale revoca.

Il Tribunale, però, non le dette ragione condannandola, anzi, al pagamento delle spese di lite in favore del Comune. Ma la Gasparre, convinta dei suoi diritti, ha promosso appello alla Corte di Appello di Ancona, Sezione Lavoro non riuscendo, neanche questa volta a vedersi riconoscere le sue ragioni. Ragioni che, almeno in parte, le sono state riconosciute ora dalla Corte di Cassazione.

Sarà, quindi, la Corte di Appello di Bologna, Sezione Lavoro, a pronunciarsi definitivamente nel merito del ricorso. Intanto il Comune si è visto costretto a rinnovare l’incarico di difensore di fiducia all’avvocato Luca Forte del foro di Macerata deliberando un preventivo di spesa per l’incarico legale di complessivi lordi 17.300 euro.

 

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