Ore 7.00 SVEGLIA. “Mamma ho ancora sonnooo”.

Quest’anno ho iniziato la scuola, faccio la prima elementare, dovevo andare alla scuola L. Lotto ma la stanno facendo nuova, allora vado alla scuola in Via Le Grazie. Mi piace andare a scuola. La mattina mi sveglio presto perché la scuola di Via Le Grazie è lontana da casa mia e la mia mamma non riesce ad accompagnarmi altrimenti ritarda al lavoro, allora devo prendere il pulmino.

All’inizio mi piaceva prendere il pulmino, mi sembrava di andare in gita, ma adesso non mi piace più, perché dentro il pulmino c’è tanta confusione, ci sono i bambini grandi che urlano e mi spingono, dicono tante parolacce. Ieri ne ho detta una anche io a casa, ma la mamma si è molto arrabbiata. Ci sono alcune bambine che sul pulmino, fanno anche le acrobazie, tenendosi sui braccioli dei sedili fanno le capriole mentre il pulmino si muove. L’autista si arrabbia quando le vede, ma non può alzarsi e lasciare il volante altrimenti andiamo fuori strada, allora ci guarda dallo specchietto, ma lo stesso ci sono bambini che calciano e menano. Tanti bambini, anche mentre l’autobus si muove, stanno in piedi anche sui sedili e l’autista a volte ferma l’autobus per dirci di sederci perché è pericoloso, infatti quando frena ci sono alcuni bambini che cadono. L’altro giorno pioveva tanto e per salire sul pulmino mi sono tutto bagnato; perché per andare dalla bocciofila dove aspettiamo che arrivi, all’entrata del pulmino è tutto aperto, e io l’ombrello non riesco a tenerlo bene. Alcuni bambini sono anche scivolati.

La mia scuola è molto bella ci sono anche i pannelli fotovoltaici. I miei amici sono molto simpatici e anche le mie maestre sono tanto brave e affettuose, ieri la maestra mi ha disegnato un cuoricino sulla mano perché sono stato bravo. Quando il pulmino arriva a scuola è ancora presto e le maestre non sono ancora arrivate, allora aspettiamo fuori dall’aula in corridoio, con delle assistenti. I bambini che andavano a scuola in Via Le Grazie anche l’anno scorso aspettano, invece, in un salone con sedie e tavolini, ma io e i miei amici non ci possiamo andare perché c’è un nastro bianco e rosso con un cartello che dice che non possiamo attraversarlo. Piacerebbe anche a me andare a giocare nel salone con loro anche per conoscere altri bambini nuovi.

Quando arrivano le maestre andiamo in classe e impariamo tantissime cose, ho imparato quasi a leggere. Siamo un po’ vivaci e rumorosi infatti la maestra a volte si arrabbia, ma che ci posso fare se mi cadono i colori o il mio amico mi chiama perché gli serve la gomma e… visto che ci siamo giochiamo ad acchiaparrella?

La mattina poi sul tardi mi prende una gran fame, non capisco perché, ho sentito la mia mamma che parlava e diceva che mangiamo alle 13.15, forse è per questo che arrivo a pranzo affamato.

 

 

A scuola facciamo tutti i giorni il pic-nic, mangiamo sui tavoli non sul prato, ma mangiamosrc=http://www.radioerre.net/notizie/images/articoli/scuole-recanati/piatti nei piatti e bicchieri di plastica. Speriamo che la mamma non si arrabbi, oggi mi si è rovesciato il bicchiere e mi è caduta un po’ d’acqua sui pantaloni. A tanti miei compagni succede, i bicchieri sono leggeri e ci cadono spesso. Sui piatti di plastica ci mangiamo solo noi, infatti i bambini che andavano a scuola in Via Le Grazie anche l’anno scorso e che mangiano prima, usano i piatti quelli duri di ceramica. Ieri in quei piatti leggeri ci abbiamo mangiato anche la minestra calda e sentivo la mia mamma che diceva che non fa bene al corpo perché la plastica con il caldo rilascia delle sostanze cattive.

E’ vero che ci sono bambini molto più sfortunati di noi che hanno la scuola rotta dal terremoto, ma noi per star bene basterebbe veramente poco. Ad esempio permettere alle simpatiche ragazze che ci accolgono la mattina di salire sul pulmino e fare il viaggio con noi così controllano come si comportano i bambini, fare sì che a scuola non siamo più divisi da un nastro dai nostri compagni di Via Le Grazie e giocare tutti insieme, invertire settimanalmente i turni del pranzo così anche noi possiamo mangiare presto, usare i piatti di ceramica per tutti, e se non bastano possono andare a prendere quelli nel magazzino della scuola di Lorenzo Lotto. Con queste piccole cose sarei molto più contento di andare a scuola.

Grazie di avermi ascoltato!

Firmato un bambino della scuola Lorenzo Lotto e i suoi Genitori.

 

 

;

Lascia un commento