Fondazione IRCER: Del tacito, infinito andar del tempo – Assunta fra memoria e presente

Si è inaugurata domenica alle 17.30 nella chiesa dell’Assunta la mostra “Del tacito, infinito andar del tempo. La Fondazione I.R.C.E.R. – Assunta fra memoria e presente a cura della museologa e storica dell’arte Lucia Cataldo.

L’iniziativa è la prima di un percorso culturale già avviato dall’ex presidente dott. Sergio Beccacece, come ha ricordato l’architetto Giancarlo Biagioli durante la conferenza stampa, con l’obiettivo di valorizzare il ricco patrimonio artistico dell’IRCER.

La curatrice, per assegnare all’istituzione un tratto distintivo, ha creato un brand in cui il particolare dell’Annunciazione del Lotto, il viso di Maria con il rosso del suo vestito, rappresenta la storia della Fondazione, ente in cui sono state convogliate le antichissime Opere Pie cittadine e i loro patrimoni. Centrato anche il titolo leopardiano in rapporto con la lunga storia dell’Istituzione che continua ad ampliare e trasformare il suo ruolo con nuove intenzioni mirate a trasferire il patrimonio della storia locale al più vasto pubblico.

La mostra apre con una riproduzione a grandezza naturale dell’Annunciazione situata all’ingresso della chiesa, per proseguire con un nucleo di pannelli esplicativi, con i contributi tecnico-scientifici di G. Biagioli, M. Paraventi e V. Zega, che raccontano la storia del Conservatorio e della Chiesa dell’Assunta anche attraverso i personaggi storici e le curiosità d’archivio. Davanti src=http://www.radioerre.net/notizie/images/articoli/artisti/Mostraall’altare sono esposti dei particolarissimi gioielli contemporanei, ispirati alle opere di Lorenzo Lotto, eseguiti dagli orafi Adriano Crocenzi e Mauro Caraffa, omaggio al grandissimo artista di cui la Fondazione si onora di conservare la famosa Annunciazione quale punta di diamante del suo patrimonio.

Parte del programma espositivo è il famoso e pluripremiato Presepio del maestro Leandro Messi, collocato al centro della chiesa e diventato un’attrazione turistica destinata a crescere, trovando qui la sua sistemazione definitiva.

La Cataldo auspica che il prossimo step riguardi l’opera di fine Cinquecento di Federico Zuccari auspicando di aprire un percorso che conduca nella stanza dove si trova l’affresco. L’IRCER diventerebbe una tappa fondamentale di un itinerario culturale che da Casa Leopardi arriva al Museo Villa Colloredo Mels dove è conservata l’Annunciazione.

C’è un forte legame tra le tre realtà considerando che la contessa Adelaide Antici, mamma del Poeta, è stata allieva nel monastero e che Pierfrancesco Leopardi in un suo scritto, descrivendo l’affresco senza sapere che era dello Zuccari, lo attribuì proprio all’autore.

Infine un accenno all’ ex Ospedale Santa Lucia: “Salvare l’Ospedale, o una sua parte,” conclude la Cataldo, “significa ben altro rispetto al progetto sanitario, perché il nostro Ospedale non nasce come presidio sanitario statale, ha una storia antichissima, fu voluto dalla omonima Confraternita recanatese. In definitiva mi auguro che la Fondazione IRCER possa diventare centro propulsore di una serie di iniziative per radicare la memoria storica di un patrimonio cittadino che in parte non esiste più, ma fa sentire la sua presenza attraverso numerose tracce artistiche e architettoniche.”

Immediata la risposta di Moretti: “Lei ha messo il dito nella piaga. II processo più negativo è quello di aver dimenticato il passato; arriviamo oggi dopo un percorso di 1000 anni, dove è stata espressa l’eccellenza della struttura. Questo andava rispettato nei canoni di assistenza, nel modo di affrontare la fragilità economica e assistenziale. Credo che questo debba essere recuperato. Rendere tutto omogeneo non vuol dire fare giustizia di quello che è avvenuto finora.

 

Nikla Cingolani

 

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