Buchi neri sulla vendita di Astea Energia

Strascico polemico a Recanati all’indomani della vendita del 70% delle quote di Astea Energia Spa al Gruppo Società Gas Rimini SpA.. Critica è Sabrina Bertini della lista civica InComune che ho chiesta al Presidente Franca Maria Galgano della Commissione di controllo e garanzia, l'unica commissione presieduta dalla minoranza, una convocazione per discutere della vicenda e di altre ugualmente importanti. La Bertini esprime un giudizio negativo non tanto per la posizione della società privata ma per la “mancanza di trasparenza del socio Astea Comune di Recanati: nessun passaggio in Consiglio Comunale, precisa la Bertini, per spiegare le ragioni, la procedura, la strategia industriale, soprattutto la destinazione della somma incassata dalla vendita nonostante la legge preveda il coinvolgimento dell'organismo comunale. Ma a Recanati ormai il Consiglio Comunale non decide più nulla: decidono solo il Sindaco e pochi fedelissimi mentre gli altri della maggioranza subiscono proni ogni iniziativa.” Una critica che a suo tempo era giunta anche dal rappresentante UDC in Consiglio Massimiliano Grufi che, nonostante rivesta la carica di Presidente del Consiglio e nel cda dell’Astea il suo partito è rappresentato dal vice presidente Gabriele Garofolo, si era lamentato che “l’operazione Astea Energia sia stata decisa tutta fuori dal consesso consiliare. Il sindaco, in base ad una delega iniziale ha deciso per tutti: a) se vendere; b) la percentuale di quote; c) come suddividere i successivi utili; d) forse anche la destinazione di questi nelle voci del bilancio comunale. Una responsabilità che sarebbe stato opportuno condividere con il Consiglio Comunale, anche in assenza di un obbligo giuridico.”  

 

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