Resta tra i nostri affetti Gian Mario Maulo e nelle sue poesie, il ricordo è vivo.
Ben sette le raccolte, pubblicate dal 1981 sino al gennaio 2016, anno in cui è stato dato alle stampe postumo il libro “Dove si posano le ombre”. Quest’ultima selezione di liriche, predisposta dallo stesso Maulo durante il lungo periodo di malattia, è una sorta di testamento spirituale e raccoglie approfondimenti, domande e risposte sul senso della vita e sul suo valore.
I componimenti di Maulo sono scarni, molto semplici, ma mai banali e creano sequenze di immagini che scavano nell’animo, lasciando trasparire la consapevolezza, ormai maturata nel tempo, dell’incontro con la Luce eterna.
Nelle precedenti poesie l'autore comunica, con abile capacità di sintesi, i dubbi insiti nel "cercar di capire". Nelle più recenti, esprime il senso dell’attesa, con atteggiamento composto e positivo, supportato sempre da fede profonda.
Sara Maulo ha pensato bene, in occasione di ricorrenze particolari, di inviare agli amici e-mail con le poesie del padre Gian Mario, anche dopo la sua scomparsa. Impronte d’affetto che ci auguriamo di ricevere ancora.
La lirica che pubblichiamo, ci giunse in coincidenza della sua morte.
Con Sara Maulo e il prof.re Nazzareno Gaspari, al Caffè di Radio Erre, abbiamo ricordato Gian Mario con l’affetto di sempre.
Luciana Interlenghi
ALBERO DI VITA (G. M. Maulo – Montecosaro,1943-Macerata,2014)
Non amo il vento in cima alla collina
e novembre gravido di nebbia nella tomba
né i crisantemi densi di paura
sbocciati ai vivi e subito recisi:
vorrei per manto di riposo un prato
e un albero di ulivo con le braccia
da orante e le radici immense;
non abito parole di bronzo
e loculi in cemento armato:
la mia casa è una lingua di fuoco
attinta al cero della pasqua
a primavera
quando la morte
non recide la vita ma la compie.
-Per ascoltare la trasmissione andata in onda lunedì 9 gennaio, basta un click-
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