Nel 2011, un muro, in via di costruzione all’ingresso dell’ala nuova del cimitero, crollò trascinando a terra un operaio di nazionalità straniera, intento a lavorare sulla sua sommità. Dalla caduta l’operaio, sprovvisto a quanto pare dell’equipaggiamento di sicurezza, riportò serie lesione giudicate guaribili in 54 giorni. Oggi il Tribunale di Macerata ha condannato a 3 mesi, per lesioni colpose, il titolare della ditta incaricata di realizzare le opere, il 40enne di San Severo, Alessandro Stocola. Il Pubblico Ministero, Marco Severini, ha contestato al titolare dell’azienda di aver omesso di disporre le misure di sicurezza. Il cedimento del muro aveva interessato tutta l’ala posta a sinistra del cancello d’ingresso, per una lunghezza di circa 10 metri e un’altezza di 5. L’operaio, si trovava sulla sommità del muro mentre si era iniziato a gettare cemento nella paretina armata della cappellina, molto probabilmente posta a contatto del muro di recinzione. La spinta, però, è stata troppo forte e il muro non ha retto prima gonfiandosi e poi cedendo di colpo.
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