Francesco Fabretti al Caffè di Luciana

È cresciuto a dolci e poesia Francesco Fabretti, simpaticamente conosciuto come Pilì soprannome ereditato dalla storica pasticceria di casa sua che profumava il centro storico di buono. Altri tempi quelli che hanno plasmato il cuore di Francesco – passo spedito e sguardo incorniciato da occhialoni neri – che incontriamo più facilmente nei pressi di casa Leopardi.

Lui sa tutto sul nostro Giacomo e ce lo racconta con sapiente eleganza, sottolineando i particolari colti, troppo spesso nascosti dietro il linguaggio stereotipato di una qualunque guida turistica.

Francesco accompagna turisti e studiosi in visita al Palazzo, nelle antiche stanze dove il Poeta soleva trascorrere le giornate, dedito allo studio matto e disperatissimo. La sua è una narrazione sciolta che ci permette di entrare nella storia dell’illustre recanatese in punta di piedi, quasi a non voler muovere troppo la polvere di un tempo prezioso che narra di un amico che amiamo e di cui sentiamo la mancanza. Francesco ci permette di incontrare quell’amico e di colloquiare con lui, di entrare nei suoi pensieri, nelle sue passioni, nei suoi dolori e ritroviamo, vivo, tutto ciò che avevamo lasciato sepolto in un libro scolastico, schiacciato dalla noia di un insegnamento senza cuore.

È un recanatese verace Pilì e al suo paese regala emozioni anche in musica.

 

La band di cui fa parte, i Lettera 22, nasce nel 2010. L’album d’esordio Contorno Occhi, il cui tour promozionale ha toccato uno storico di 60 date, è uscito nel 2011, preceduto dal videoclip del primo singolo, Calibro 23.

Nel 2012, oltre ad essere tra i vincitori di Musicultura, il gruppo riceve il premio "I postumi di Fred", dedicato al cantautore Buscaglione, e la civica benemerenza dal comune di Castelfidardo.

L'anno successivo è quello della scrittura del nuovo album Le nostre domeniche e della collaborazione con il cantautore Paolo Benvegnù, che ne diventa produttore artistico ed il cui apporto artistico è il valore aggiunto al lavoro.

Di recente uscita il video del singolo Loreto 80 un progetto di Gianluca Pierini (voce e tastiere), Matteo Ortenzi (chitarra), Francesco Fabretti (basso) e Luca Orselli (batteria).

 

Per il video clicca qui: https://www.youtube.com/watch?v=T2-8tpgIXXk

 

Così la band descrive il video: "Agosto '80, una coppia di trentenni si sta lasciando in un luogo imprecisato della nostra memoria collettiva, durante uno sciopero, mentre arrestano Alì Agca per l'attentato al Papa, mentre esplode la bomba alla stazione di Bologna e vengono bloccate le autostrade. Oggi, due bambini giocano con tutta la leggerezza della quale sono capaci, mantenendo vive le illusioni di fronte all'arida freddezza della modernità e un sottoscala pieno di giocattoli impolverati diventa all'improvviso il paese delle meraviglie. Lo abitano: un santuario famoso in tutto il mondo, il programma tv Portobello, un mangianastri manda vecchie canzoni pop mentre in televisione Sanremo si svolge in playback. L'ultima volta che abbiamo vissuto davvero è stata negli anni '80, felici dell'afa, delle vacanze estive e incapaci di immaginare il peggio che sarebbe arrivato. Allora in strada si moriva di lavoro, d'eroina, di lotta armata. Oggi si muore di disinteresse, d'avidità, di ignoranza, d'amnesia. Forse la memoria ci salverà?".

-Con Francesco Fabretti al Caffè di Radio Erre di questo e d’altro s’è conversato. Per ascoltare la trasmissione andata in onda lunedì 30, basta un click sulla freccia della barra sottostante-

Luciana Interlenghi

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