I nostri amministratori, quelli competenti, hanno stabilito quale sarà il contributo economico per l'anno scolastico 2016/2017, da liquidare in favore dei due Istituti Comprensivi recanatesi: una quota pari ad € 10,65 per studente iscritto. Avete letto bene, non manca uno zero, son proprio 10 euro virgola sessantacinque centesimi per l’intero anno scolastico.
Serviranno per l’acqua? No, quella la portano le famiglie. Le fotocopie? No, quelle le pagano le famiglie. Gli scuolabus per le uscite didattiche? No. Colori, pennelli e fogli? No. L’assicurazione? No, tutte queste cose le pagano già i genitori degli alunni. Le offerte formative? Nooooo, sempre a carico delle famiglie. Cosa farà dunque con questa bella dote ciascun bambino? Questo non ve lo sappiamo dire, però sappiamo che ad ogni alunno assegnano 10 euro per una somma complessiva di € 20.788,80 così rispettivamente suddivisi:
– Istituto Comprensivo "Beniamino Gigli" n. 1.099 alunni (1.099x€ 10,65) per € 11.704,35;
– Istituto Comprensivo "Nicola Badaloni" n. 853 alunni (853x€ 10,65) per € 9.084,45;
Eppure, a prendere queste decisioni sono gli stessi amministratori che pretendevano di fregiarsi del nome di “capitale della cultura” e poi alla cultura in senso stretto assegnano 10 euro.
Ancora più vergognoso appare il fatto che, per esempio, avendo il Comune aderito all’Associazione Nazionale Città dell’Olio (con nostro voto contrario), visto che in data 8 e 9 luglio si svolgerà a Recanati la XLII Assemblea Nazionale Città dell’Olio, hanno ben ritenuto di impegnare l’importo di € 3.000,00 per il suddetto appuntamento.
Ma di esempi ce ne sono altri: forse non vogliamo apparire sulla rivista olandese Italie Magazine? Altri 750, 00 euro (costo di 75 alunni); o ancora, non vogliamo organizzare festicciole e concerti? Altrochè, e allora 37.552,00 euro per 3 serate di “Lunaria”. Ci sarebbero molti altri esempi, e li faremo in futuro, ma intanto ragionate su questi numeri e poi ditemi perché Recanati avrebbe dovuto essere nominata Capitale della Cultura
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