Nella suggestiva cornice della Mole Vanvitelliana di Ancona, stipata di Autorità civili e militari e da familiari ed amici dei nuovi Maestri del Lavoro, il Prefetto di Ancona Dott.Antonio D’Acunto, il presidente del Consiglio regionale delle Marche Antonio Mastrovincenzo, il Sindaco Valeria Mancinelli ed il Console Regionale Iridio Mazzucchelli, sono intervenuti alla cerimonia di consegna dell’onorificenza delle Stelle Al Merito del Lavoro 2017 a 31 nuovi Maestri del Lavoro provenienti da tutta la Regione.
Il Lavoro è dignità, tutela dei diritti, pari opportunità. Così si è espresso il presidente del Consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo, tutti hanno diritto a condizioni di lavoro dignitose, evitando sfruttamento e discriminazione; la persona ha il primato sulle macchine, sui meccanismi economici e finanziari; occorre promuovere un lavoro di qualità. Ha inoltre sottolineato che celebrare la Festa del lavoro significa anche pensare a chi il lavoro l'ha perso e a chi non ce l'ha. Perché se il lavoro manca, si crea un danno inestimabile al nostro tessuto sociale.
Per la provincia di Macerata i nuovi insigniti sono stati 4 tra cui una recanatese (June MOROSINI) e tre tolentinati (Peppino CAPRADOSSI, Gioaccchino DE ANGELIS e Giacomo MARZIONI)
La Maestra del Lavoro June Morosini è stata accompagnata a ritirare la Stella da Don Lamberto Pigini, ispiratore e fondatore di diverse aziende dell’attuale Pigini Group, dal Prefetto di Macerata Roberta Preziotti, da Rita Soccio, Assessore della giunta leopardiana e dal MdL Angelo Previati, Console Provinciale dei Maestri del Lavoro d’Italia.
Il Maestro del Lavoro Peppino Capradossi, accompagnato dal MdL Adriano Marzioni Console Emerito, ha ricevuto l’onorificenza dal Prefetto di Macerata Roberta Preziotti e dal Sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi
I Maestri del Lavoro Gioacchino De Angelis e Giacomo Marzioni hanno ricevuto l’onorificenza dalle mani del Prefetto di Macerata Roberta Preziotti e del Sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi.
Momenti molto toccanti e coinvolgenti, perché questo è il riconoscimento tangibile di una vita dedicata al lavoro, con la certezza di aver tramandato le proprie capacità e la propria esperienza a chi andrà, in futuro a ricoprire non solo lo stesso ruolo ma anche a chi lavorerà con le stesse metodologie.
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