LA SPERANZA FINISCE TRA LE FIAMME

Due  nostri  poveri  ragazzi  a  Londra, dove  cercavano  un  lavoro  dignitoso, muoiono  tragicamente  tra  le  fiamme  dell’incendio sviluppatosi  in  piena  notte  nel  grande  edificio  popolare  dove  alloggiavano.

Non mi  pare  giusto  chiudere  il  doloroso  episodio  con  qualche  compianto  e  qualche  frettoloso  eterno  riposo ,al  contrario  occorre  ben  analizzare  tutte  le  premesse  che  hanno  portato alla  decisione  di  questi  ragazzi  di  cercare  lavoro  fuori d’Italia, anche  perché  il  loro  sacrificio  ci  insegni  qualcosa.

La ragazza, laureata  con  110,componente  di  una  famiglia  in  difficoltà  economiche  e quindi  bisognosa  d’aiuto, in Italia  non  riusciva  a  trovare  lavoro  pagato  con  più  di  300 euro  mensili.

Tempo  addietro  un  mio  conoscente, in  cerca  di  lavoro, mi  raccontava  che  un  datore  di  lavoro  gli  aveva  offerto  di  lavorare  in  nero  per  1000 euro  mensili  con  un  turno  continuativo  di  12  ore  giornaliere, e, volendo, non  avrebbe  potuto  nemmeno  fare  denuncia  per  il  rischio  di  una  querela  per  calunnia.

Imprenditori  cinesi, pieni  di  soldi, abituati  nel  loro  Paese  a  salari  di  fame, stanno  comprando  mezza  Italia, l’ultima  preda  è  la  catena  dei  supermercati  Esselunga  per  la  quale  c’è  un’offerta  di  7,5  miliardi  di  euro.

Per  certi  lavori  stagionali  si  ricorre  alla  manodopera  degli  immigrati  pagandola  2  euro  l’ora  con  turni  massacranti  in  condizioni  ambientali  quasi  impossibili.

E’  il  liberismo  selvaggio, senza  freni, senza morale, che  tende  a  dilagare  in  tutto  il  mondo, con  ricchi  premi  per  pochi  e  grandi  privazioni  per  tanti, al  quale  non  si  oppone  altro  che  qualche  risibile  ostacolo.

Si  sta  perdendo  completamente  di  vista  l’aspetto  sociale  del  processo  economico  in  nome  del  profitto, del  guadagno.

Prende  corpo  un  mostro  che  si  nutre  mangiando  gli  uomini, senza  una  strategia  perché  di  questo  passo  non  troverà  più  nemmeno  un  mercato  capace  di  assorbire  la  massa  dei  prodotti  in  costante  aumento  grazie  alle  innovazioni  tecnologiche.

In  tale  contesto  un  grave  pericolo  dal  quale  occorre  difendersi, che  nasce  da  una  naturale  reazione  a  situazioni  segnate  da  indigenze  diffuse  dalle  quali  trae  alimento  l’egoismo, è  quello  dell’indifferenza, del  cinismo, ed  a  tal  proposito  mi  allarmano  tante  forti  voci  di  dissenso  che  si  levano  contro  certe  esternazioni  di  Papa  Francesco, uno  dei  pochi  personaggi  autorevoli  che  denuncia  certe  storture, l’ultima  nei  confronti  della  corruzione  che  ci  sta  sommergendo.

Per  quanto  mi  riguarda, da  tutta  questa  frettolosa  analisi, senza  perplessità   traggo  la  convinzione e  la  conferma  della  grande  validità  dell’impostazione  socialista, nella  versione  forse  più  difficile, quella  democratica,  che  deve  essere  inclusiva  e  deve  combattere  soltanto  chi  ostacola  l’inclusione, garanzia di una società  giusta.

P.S. -Butto  le  mani  avanti  dicendo  che  mi  fregherebbe  niente  qualche  eventuale  commento  che  di  solito  accompagna  le  mie  considerazioni, secondo  il  quale  sforno  pistolotti.

Gianni n Bonfili.

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