Grandi nomi al Guzzini Challenger, dal 3 al 9 luglio torna a Recanati il 30° Trofeo Francesco Guzzini

Il primo challenger delle Marche quest’anno sarà il Guzzini che è stato anticipato alla prima settimana di luglio: da lunedì 3 a domenica 9. Resta sempre alto il livello dei partecipanti, saranno infatti presenti le più forti racchette del ranking mondiale pronte a sfidarsi sui campi in cemento del Circolo Tennis di Recanati. L’edizione del 2017 sarà caratterizzata da graditi ritorni di tennisti che hanno ben figurato negli anni passati o persino vinto il prestigioso trofeo Francesco Guzzini, giunto alla sua trentesima edizione.

La sempre nutrita compagine azzurra doveva essere capitanata da Thomas Fabbiano, il pugliese, dopo aver già vinto il Guzzini Challenger nel 2013 era pronto a centrare il bis. Attualmente è il n. 95 al mondo, la scalata del ranking è praticamente iniziata con il Guzzini, l’anno scorso ha vinto il suo secondo Challenger a Zhuhai riuscendo così ad entrare per la prima volta in carriera nella top 100 e ha partecipato alle Olimpiadi di Rio. Nel 2017 ha continuato a misurarsi con una certa regolarità nei tornei ATP, non a caso è riuscito a superare le qualificazioni agli Australian Open entrando per la prima volta nel main draw di un grande slam ed ha già vinto 3 challenger in Asia. Alla luce del ranking e di questi ottimi risultati, non essendo state assegnate le ultime wild card rimaste, Fabbiano è entrato per la prima volta nel tabellone principale di Wimbledon che purtroppo si svolge in contemporanea con il Guzzini Challenger.

Proverà a far meglio dell’anno scorso Luca Vanni, il 32enne aretino, come Fabbiano quest’anno è entrato per la prima volta nel tabellone principale degli Australian, ma la sorte gli ha messo di fronte al primo turno il numero 10 del tennis mondiale Tomas Berdych. Il ceco ha avuto gioco facile nel primo set vincendo per 6-1, poi Vanni è stato costretto al ritiro a causa di alcuni problemi fisici emersi durante il match. Il toscano, attualmente n.118, vuole ben figurare a Recanati dopo la veloce passerella del 2016 quando venne eliminato ai quarti dal russo Donskoj.

Il giovane siciliano Salvatore Caruso (ATP n. 198) dopo le wild card ottenute nelle passate edizioni, quest’anno entra di diritto nel tabellone principale. Il 24enne di Avola, allenato da Paolo Canova, ha vinto a marzo il Futures di Santa Margherita di Pula dimostrando di prediligere la terra rossa, ma anche sul cemento si è sempre comportato bene, specie al Guzzini. L’altro italiano presente nel main draw è l’ascolano Stefano Travaglia, che il 7 maggio scorso ha vinto il suo primo torneo in singolare del circuito challenger al Prosperita Open di Ostrava, in Repubblica Ceca, superando in finale Marco Cecchinato con il punteggio di 6-2, 3-6, 6-4. Al successivo Roma Open è arrivato ai quarti raggiungendo così la sua migliore posizione nella classifica ATP (155). Se non avesse subito così tanti infortuni in carriera il marchigiano sarebbe già tra i primi cento al mondo.

La prima testa di serie del torneo è lo slovacco Lukas Lacko (ATP n. 103) che predilige le superfici dure, non a caso è arrivato fino al terzo turno dell’Australian Open, mente in questi giorni è impegnato sull’erba nei challenger tedeschi. Lacko ha un gioco molto veloce e preciso che potrebbe rivelarsi quanto mai determinante al Guzzini. La truppa straniera è quindi tra le più agguerrite con nomi di sicuro interesse come Blaz Kavcic, Sergiy Stakhovsky, James Duckworth e Mirza Basic. Quest’ultimo, che ha vinto a sorpresa il Guzzini Challenger del 2015, l’anno scorso è entrato nella top 100, alcuni problemi fisici purtroppo gli hanno fatto perdere qualche posizione, attualmente infatti è 163 al mondo, ma ha già vinto in Messico il challenger di Guadalajara, su una superfice in cemento come a Recanati. Al Roland Garros per un soffio non è riuscito ad agguantare in qualificazione il pass per il tabellone principale, ma ha comunque dimostrato di essere in netta crescita, i suoi 194 cm potrebbero rivelarsi utili ancora una volta nei campi recanatesi. Lo sloveno Kavcic, n. 108, attualmente seconda testa di serie del torneo, sin da bambino ha preferito la racchetta alla passione di famiglia per lo sci, a maggio è stato sconfitto in finale al Challenger di Gimcheon proprio per mano di Fabbiano, mentre nei giorni scorsi si è dovuto arrendere ai quarti al torneo di Fergana in Uzbekistan. L’ucraino Stakhovsky, nelle ultime settimane ha perso qualche posizione (ATP n. 122), ma resta sempre tra i favoriti per la vittoria finale. Al Roland Garros è arrivato fino al secondo turno dove nulla ha potuto contro il belga David Goffin, numero 13 al mondo. Mentre al Challenger di Nottingham è stato sconfitto ai quarti da Fabbiano. Il Guzzini potrebbe essere l’occasione giusta, anche per Kavcic, per riprendersi la rivincita sul pugliese.

 

Il ventenne francese Quentin Halys (ATP n. 139) gioca prevalentemente sulla terra rossa, ad aprile ha perso in finale il challenger di Anning in Cina; solitamente i suoi connazionali hanno sempre fatto bene al Guzzini come Kenny De Schepper, che torna a Recanati dopo aver sfiorato la vittoria nel 2011. Forte dei suoi 2 metri e 3 di altezza può contare su un servizio quanto mai potente che si sviluppa al meglio sul cemento. A febbraio sul duro del Challenger di Cherbourg in Francia, De Schepper si è dovuto arrendere in semifinale contro Jurgen Melzer, l’esperto mancino austriaco famoso per il rovescio bimane.

 

Il nipote della famosa tennista australiana Beryl Penrose, vincitrice dell’Australian Open nel 1955, James Duckworth ha raggiunto il suo best ranking nel 2015, classificandosi 82º, attualmente è il n. 132, ma sta risalendo verso posizioni più consone, anche perché ha appena 25 anni. Nel 2016 ha vinto il Toyota Challenger in Giappone, il Challenger di Canberra in casa e quello di Bangkok in Thailandia, mentre è uscito al secondo turno a Washington. L’australiano ha quindi tutte le carte in regola per ripercorrere le orme della nonna.

 

L’ungherese Marton Fucsovics sperava di sfatare il taboo delle semifinali del Guzzini dove ha sempre ben figurato. Purtroppo quest’anno non sarà più presente perché ha appena vinto l’ultima wild card messa a disposizione a Wimbledon che, come detto, inizierà il 3 luglio come il Guzzini.

 

Ritorna a Recanati anche Adrian Menendez-Maceiras (ATP n. 145). Lo spagnolo lo scorso 20 maggio ha conquistato il Challenger di Samarcanda in Uzbekistan, mentre ad aprile ha vinto quello di Leon in Messico e perso in finale quello di San Luis. Maceiras è tra le racchette più amate dal pubblico recanatese anche perchè viene sempre volentieri al circolo leopardiano e si distingue per la sua estrema correttezza durante i match.

 

A difendere i colori asiatici ci penserà il coreano Lee Duckhee, famoso per essere sordo. Il tennista, appena 19enne, occupa già la 147esima posizione del ranking ATP e ha margini di miglioramento tutti da esplorare. Agli Australian Open Lee non ha affatto sfigurato sfiorando l’ingresso nel tabellone principale.  L’udito è molto importante nel tennis, ma se si fosse fermato ai classici stereotipi Duck-hee non avrebbe potuto avere una vita normale, non avrebbe potuto giocare a tennis e quindi non avrebbe potuto tenere testa ai tennisti professionisti: invece con ostinazione e forza di volontà si è divertito ad abbattere questo nutrito assortimento di pregiudizi assurgendo a primo tennista sordo di sempre a entrare nei primi 1000 della classifica mondiale. Considerando la mancanza di un organo di senso, i risultati già raggiunti dalla promessa del tennis sudcoreano sono semplicemente incredibili, mai nemmeno sfiorati prima da un tennista affetto dalla sua patologia. Duck-hee fa di necessità virtù e in un’intervista ad Eurosport ha affermato di trarre addirittura vantaggio dalla propria condizione: “Le persone descrivono la sordità come un handicap – ha detto Duck-hee – ma in realtà non mi tocca particolarmente, perché la vedo come un mio vantaggio rispetto agli altri giocatori, una specie di dono speciale che gli altri non hanno: essendo sordo, infatti, è molto difficile che venga distratto durante le partite, dalla folla o dal mio avversario. Questo mi permette di concentrarmi molto di più sul mio gioco”. Eppure le difficoltà sono oggettive: dal rumore dell’impatto della pallina sul piatto corde della racchetta i tennisti ricavano infatti informazioni sulla forza e la velocità del colpo e agiscono di conseguenza. Sono frazioni di secondo, ma fanno tutta la differenza del mondo in questo sport: il ragazzo sudcoreano deve quindi compensare con gli altri sensi.

 

Quella del 2017 del Guzzini Challenger si presenta dunque come un’edizione di altissimo livello con diversi atleti che potrebbero iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro, intanto la Federazione ha assegnato le 3 wildcard di sua competenza a: Edoardo Eremin, Julian Ocleppo ed Andrea Vavassori, mentre il Circolo Tennis l’ha concessa a Simone Bolelli, vincitore del Guzzini nel 2012 e reduce dal delicato intervento del 2016 che praticamente lo ha fatto scendere notevolmente in classica per via degli oltre 8 mesi di stop. Bolelli, attualmente n. 316, nel 2015 in coppia con Fognini vinse gli Australian Open arrivando al suo best ranking (ATP n. 36). Il livello del Guzzini Challenger 2017 si conferma quindi tra i più alti. Si comincerà a giocare sabato 1 luglio con i primi incontri del torneo di qualificazione, mentre dal 3 sarà in campo il tabellone principale. Sabato 8 le semifinali e la finale del doppio e domenica 9 la finale. Tutte le partite verranno trasmesse in diretta streaming sul web ed i risultati degli incontri saranno in live score (tempo reale) sul nostro sito. Curiosità e news anche su facebook, twitter, instagram e youtube con aggiornamenti e foto istantanei.

 

“Quest’anno ricorrono i 30 anni del trofeo Francesco Guzzini e quindi della scomparsa del mio amato nipote ha ricordato durante la conferenza stampa di presentazione il presidente del circolo Adolfo Guzzini la città di Recanati, grazie all’intraprendenza di mio fratello Giannunzio, nel ricordo di suo figlio, può vantare il quarto circolo tennis delle Marche ed un torneo come il Guzzini Challenger che garantisce alle Marche grande

 

visibilità a livello internazionale richiamando ogni anno atleti di primissimo piano del tennis mondiale. Tutto questo è possibile grazie all’impegno dello staff del circolo guidato dal tecnico Pierpaolo Cenci e degli sponsor che, nonostante la crisi, continuano a sostenerci nell’allestimento del torneo. Per quanto riguarda invece il Challenger quest’anno il premio assegnato alla migliore giovane promessa sarà proprio in ricordo di Francesco Guzzini. Tanti sono i nomi e i volti di professionisti che in questi anni si sono iscritti al torneo nato sulle colline marchigiane, ma diventato ben presto una kermesse di respiro internazionale. La manifestazione ha saputo ritagliarsi nel panorama tennistico mondiale un ruolo di grande prestigio diventando per la sua specifica superficie di campo veloce trampolino di lancio per i tornei americani di agosto. In ultimo – ha concluso Guzzini – vorrei rivolgere un pensiero alle popolazioni terremotate. Il tennis e lo sport in generale insegnano tante cose. In un doppio, quando il compagno è in difficoltà bisogna faticare di più e aiutarlo affinché torni ad esprimersi al meglio, quindi attraverso il Guzzini Challenger vogliamo rilanciare un appello alle istituzioni e alle associazioni di categoria affinché si adoperino con urgenza a mettere in atto tutte le azioni possibili per agevolare la rinascita dell’economia locale, senza la quale ogni altro tipo di intervento risulta inevitabilmente limitato”. 

Il Challenger è comunque la punta di diamante di un’intensa attività tennistica. I soci del circolo sono 230, mentre la scuola SAT, guidata dal maestro Pierpaolo Cenci, richiama ogni anno un centinaio di ragazzi che ottengono sempre risultati lusinghieri in tutte le competizioni regionali e nazionali in cui sono impegnati. Il circolo di via le Grazie è una realtà che si distingue non solo per il numero di atleti, ma soprattutto per i risultati: nell'attività individuale ha brillato in particolare Filippo Morroni che ha conquistato quest’anno un prestigioso primo posto al torneo nazionale di macroarea, ottime affermazioni sono arrivate anche da Paride Magnaterra ed Eleonora Cenci, che nonostante gli studi universitari, hanno proseguito i loro impegni con la racchetta, mentre nei campionati a squadre, la formazione del circolo di Serie B, ha lottato strenuamente per la salvezza, sfumata soltanto all’ultimo match. Quello che ha sempre contato al Circolo Guzzini e che amava ripetere Giannunzio, nel ricordo del figlio Francesco, è la sana pratica sportiva tra le giovani generazioni, i risultati infatti prima o poi arrivano, ma è importante che i nostri figli vengano educati al rispetto dell’avversario, ai valori dell’amicizia e della lealtà e che continuino ad impegnarsi con costanza nello studio. E’ nata anche in questo senso l’idea del presidente onorario Maria Mattutini Guzzini e di sua figlia Monica di istituire, otto anni fa, le borse di studio “Francesco e Giannunzio Guzzini” per i ragazzi della scuola: un modo per premiare il loro impegno sui campi di tennis e sui banchi di scuola”.

 

Alla conferenza stampa di presentazione ha partecipato il presidente regionale della Federazione Italiana Tennis Emiliano Guzzo, che ha rimarcato il grande lavoro svolto in questi anni dal Circolo Tennis Francesco Guzzini nella promozione della disciplina e nell’allestimento del Challenger.

 

Il sindaco di Recanati, Francesco Fiordomo, ha avuto parole di elogio per il Circolo che continua a proporsi come un importante punto di riferimento per tanti giovani sportivi del territorio con la scuola Sat ed al prestigioso torneo. “Il Challenger – ha aggiunto il primo cittadino – ancora una volta propone un tabellone di caratura internazionale con alcuni giocatori che hanno ben impressionato persino nei tornei del Grande Slam, come Wimbledon di scena in questi giorni. Inoltre la presenza delle più importanti testate giornalistiche nazionali e locali rappresenta anche un’importante vetrina per la nostra città e il suo prezioso patrimonio artistico”.

 

L’ingresso a tutte le partite del Challenger è gratuito. Orari, informazioni, risultati e aggiornamenti in tempo reale su  www.ctguzzini.it .                                                                                                           

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