Quando gli animali pensano: Giacomo il “filosofo naturale”

Il Comitato per Porta Marina per celebrare “I giorni del giovane favoloso 2017”  quest’anno ha pensato ad un allestimento tematico legato ad un aspetto di Giacomo Leopardi scrittore e pensatore non ancora del tutto esplorato. Quando gli animali pensano : Giacomo il “filosofo naturale”. Il percorso ideale attraverso Porta Marina e Via XX Settembre vuole sottolineare lo stretto legame tra animali e il loro ruolo nel pensiero filosofico leopardiano. Anche il cartellone ufficiale percorre in qualche modo il rapporto tra la filosofia e Giacomo e la Natura, soprattutto grazie eccezionali interventi: Pambieri con “ Infinito Giacomo”, Vittorio Sgarbi con “Leopardi e Lorenzo Lotto” il matematico Piergiorgio Odifreddi con “ Infiniti spazi della matematica” .

Da sempre in letteratura e filosofia gli scrittori greci e latini – da Esopo a Fedro e non solo, un nome tra tutti:  Jean de la Fontaine-  hanno utilizzato storie di animali per metter in rilievo le molteplici sfaccettature della personalità umana.  Questi stessi scrittori sono stati maestri del Sommo Poeta. Egli dai loro versi e scritti ha operato traduzioni e rielaborazioni del tutto personali sia nei Puerilia,  che nei Canti,  che nelle Operette Morali.

Giacomo è innamorato del cielo, della luna e del sole , riflette su Galileo e studia le scienze e  il cosmo: è il Leopardi della ragione nella matematica, colui che ama l’Arte ed il Bello, che parla alla Natura. Pensatore a tutto tondo che  in questo caso con  la sua sensibilità nei confronti del mondo animale ci fa apprezzare l’attenzione, la passione mostrata , fin da giovanissimo, per gli animali. Quegli stessi animali  che incontrava nelle vie del borgo e tra le pagine dei volumi nella biblioteca paterna. Essi  lo portavano a fabulare, riflettere, personificare. Egli partecipa con affetto alle loro storie, attraverso differenti piani di lettura, e lo fanno propendere verso una chiara posizione animalista.

I versi e le prose a cui ci siamo ispirati sono dalle Favole: A favore del Gatto e del Cane, L'asino e la pecora, L'uccello, I Filosofi e il cane,  Il Pastore e la Serpe, I Fringuelli; dai Canti: La Quiete Dopo La Tempesta, Canto notturno di un pastore errante dell' Asia, Il Passero Solitario; dalle Operette Morali:  Dialogo tra il passeggero e la tortora, Elogio degli uccelli, Dialogo di un cavallo e un bue, Cantico del Gallo Silvestre ed inoltre il poemetto de La  batracomiomachia e Per un canarino ad un poeta.

Quindi le seggiole fiorite ricche di passi sugli animali, le sagome scure coi pensieri dello Zibaldone e le bici colorate che rappresentano i viaggi reali e pensati di Giacomo vogliono essere un invito a riflettere, amare e rispettare la Natura in tutte le sue forme. E’ come se Giacomo stesso dicesse: << Fermati a ripensare la Natura benigna, maligna e cortese >>.

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