“Multe ai cittadini incivili”. Ma sarà vero?

A ben guardare sembrerebbe piuttosto che ad essere multati spesso siano i cittadini sbadati e che gli incivili la facciano sempre franca. A molti recanatesi volenterosi infatti, sono arrivate multe salate perché “hanno sbagliato giorno di conferimento del sacchetto della spazzatura”. Onestamente questa multa la trovo una vergogna che avalla il detto “forte con i deboli e debole con i forti”. Il sacchetto conferito il giorno sbagliato (sarà vero? Magari il camion non lo ha preso e lo ha lasciato a terra e poi lo ha ritrovato il giorno dopo. Oppure l’ha caricato e lo ha perso per strada, le ipotesi sono molte) era comunque perfetto nel suo contenuto: il proprietario aveva correttamente diviso la spazzatura e la aveva messa nel giusto sacchetto col chip. Ed è stato punito. Eppure per molti, maleducati e prepotenti, basta utilizzare un sacchetto senza chip e gettarlo per i campi o lungo gli argini del fiume perchè tanto nessuno li punirà mai. Ma il problema è sempre a monte: manca il senso civico nelle persone e forse la multa al vecchietto che sbaglia giorno non è la soluzione.
Civiltà non è punire ma educare, che significa:
1- Guidare, condurre a un conveniente livello di maturità sul piano intellettuale e morale
2- Sviluppare, affinare con l'insegnamento o l'esercizio.
Quale messaggio riceve il cittadino che si vede comminata una tale multa? Che differenziare nel modo corretto, perderci tempo ed impegnarsi, non solo non serve a nulla (perché gli incivili inficiano il tuo lavoro) ma nemmeno è sufficiente ad evitare sanzioni; perchè capita che facendo una passeggiata si trovano sacchetti maleodoranti, materassi vecchi, lavandini rotti, escrementi di animali, lasciati ovunque senza paura di ricevere multe.
E ancora: le persone multate sono state avvertite e istruite una prima volta e poi una seconda, prima di passare alla multa? Perché così si era detto quando fu introdotto il famoso chip che –ricordiamo – è un costo per la collettività e non serve ad ottenere riduzioni sulla tariffa dei rifiuti.
Sembra ovvio che una bella lezioncina di educazione civica andrebbe fatta non certo all’anziano che (forse!) ha sbagliato giorno di conferimento, bensì all’incivile che lascia i propri rifiuti in giro o non raccoglie gli escrementi del proprio cane.
Inoltre, rimaniamo stupiti nello scoprire che paghiamo pure di più la cooperativa che è remunerata proprio per quello, per tenere pulite le strade, ma non è che la cosa ci faccia così piacere: se devi pulire, pulisci. Cento o centoventi che devi raccogliere non è che cambia l’oggetto (e il costo) della prestazione, non so se mi spiego.
Infine, la stessa solerzia e lo stesso pugno forte da parte dell’amministrazione li verrei vedere nei confronti di quelle decine e decine di recanatesi che impunemente da anni non pagano le varie tasse, le varie imposte e i vari affitti e che però l’amministrazione si è sempre ben guardata dal pretendere

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