Ieri pomeriggio nella sala della pinacoteca comunale di Porto Recanati si è svolto l’incontro con i cittadini per chiarire la complicata situazione dell’Hotel House, dopo la proposta di modifica della legge 11 dicembre 2016 n°232 su iniziativa dei Consiglieri Marconi, Sciapichetti, Urbinati, Rapa, Micucci, Giorgini.
L’intenzione di far rientrare nel finanziamento pubblico la “follia urbanistica”, così il consigliere Francesco Micucci (Pd) ha definito l’edificio-quartiere, ha sollevato non poche perplessità tra i presenti sia per la questione economica di soldi pubblici, che andrebbero ai privati, sia per la poca sicurezza in un ambiente dove spacciatori e delinquenti convivono con persone oneste.
Le risposte sono arrivate dall’assessore regionale Angelo Sciapichetti il quale ha posto come questione principale la messa a norma dell’edificio con la conseguente abitabilità (sistema antincendio, ascensori funzionanti, installazione contatori…) “La legalità va di pari passo con l’abitabilità; senza l’abitabilità non c’è sicurezza; numerosi incidenti, come l’incendio di un appartamento e la morte di un uomo 20 giorni fa, sono stati i campanelli d’allarme. Prima che succeda il peggio (vedi l’incendio di Londra) bisogna mettere a norma l’edificio.”
Un problema che va risolto immediatamente visto l’ordinanza emessa dal sindaco tre mesi fa con scadenza 8 dicembre. Mozzicafreddo, infatti, nel suo intervento iniziale ha ammesso di aver attivato l’istanza con assunzione di responsabilità per cercare di rimediare ad un problema che dura da 20 anni. Se entro questa data non si dimostra che sono stati avviati i lavori, si dovrà sgomberare circa 1800 abitanti. Questo metterebbe KO non solo la città ma l’intera regione sia sotto il profilo economico sia per l’immagine turistica dell’intero territorio. “L’esplosione è certa” continua Sciapichetti “e l’evacuazione secondo la protezione civile comporterebbe un costo dai 2 ai 4 milioni di euro al mese per la messa in opera e la coordinazione di un accampamento con 450 tende.”
Per l’abitabilità occorrono 300 mila euro e il Comune, non avendo le risorse necessarie per affrontare tali spese si è rivolto alla regione che ha messo a disposizione una cifra di 100 mila euro per iniziare i lavori ed evitare lo sgombro. Per il completamento di riqualificazione dello stabile ecco dunque la proposta di inserire l’Hotel House nella suddetta legge valida per le altre situazioni di degrado come le vele di Scampia, il Corviale di Roma, lo Zen di Palermo. Il finanziamento sarebbe diretto inoltre alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento del tessuto sociale e ambientale;
Il Consigliere comunale Giovanni Giri ha parlato di fallimento della politica a livello locale e nazionale, “per questo il primo a riprendere in mano la situazione deve essere lo Stato”. Per Massimo Montali, segretario del P D portorecanatese, sorpreso per la scelta di Fratelli d’Italia di astenersi, la questione non deve essere terreno di scontro politico. Un pensiero condiviso da tutti i relatori i quali hanno ribadito più volte di come tale proposta sia stata portata avanti poiché non sono stati presentati altri progetti alternativi.
Nikla Cingolani
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