Commercianti sempre più esasperati. La ztl festiva condanna il centro storico alla morte definitiva

I commercianti del centro storico recanatese vivono la nuova ztl,  in vigore nei giorni festivi con tanto di varco elettronico attivo,  posto nei due ingressi che portano entrambi in piazza Leopardi, come una forma di dispetto nei loro confronti da parte dell’amministrazione comunale. Fanno fatica a trovare un’altra motivazione dato che il centro la domenica e nei giorni di festa si trasforma in un vero cimitero con poche “anime” a spasso e tanta desolazione. Commercianti e parroci, quindi, uniti tutti contro la ztl. A lanciare la palla della sfida, come si ricorderà, era stato proprio don Alejandro Parilla, parroco di sant’Agostino, che dal pulpito ha chiesto al sindaco Fiordomo di togliere il divieto di accesso la domenica mattina per permettere alle persone anziane di raggiungere la chiesa della loro parrocchia. L’amministrazione non solo si è dimostrata sorda all’appello ma sembra che abbia replicato, tramite Whatsapp, con tono seccato.  Domenica scorsa a ritornare all’attacco sono stati i commercianti del centro che hanno chiesto di togliere la ztl dato che pioveva e, proprio a causa del maltempo, era stato soppresso il mercatino di prodotti tipici lungo Corso Persiani. Anche in questa circostanza, silenzio tombale da Palazzo. “Ormai è chiaro, ci dice il titolare di un esercizio commerciale, che è diventata una questione ideologica quella di tenere in piedi una ztl in un centro storico deserto, una scelta lontana da ogni logica e buon senso. Pensi che domenica scorsa ho incassato, si badi bene non guadagnato, appena 250 euro”. Ma tant’è, il centro è rimasto chiuso alle auto. Per verificare se effettivamente il commercio sia in asfissia non c’è che contare il numero degli esercizi chiusi, dove compare il cartello vendesi o affittasi. Il bar di Corso Persiani è da fine settembre che ha spento le luci. E’lo stesso titolare dello storico locale l’Extramusic di via Battisti, a 100 metri da piazza Leopardi, anch’esso chiuso da fine estate. Una ecatombe. Eppure l’amministrazione comunale si è sorpresa che quest’anno i commercianti non abbiano voluto sentir ragioni rifiutandosi di partecipare alle spese per le luminarie natalizie! Ma sono gli stessi operatori che soffrono affitti troppo alti, insostenibili e che hanno dovuto sopportare per mesi la chiusa del centro per via dei lavori della pavimentazione. A loro ora si chiedono altri sacrifici? Il titolare di un altro storico locale di giocattoli, Baby Toys, afflitto da costi troppo alti e da un centro penalizzato dalla fuga della clientela, sta pensando di trasferire l’attività altrove.  Ma il negozio non era stato l’anno scorso premiato dal Comune per i suoi 25 anni di attività durante la cerimonia delle imprese  benemerite?

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