Cori razzisti contro due giocatori senegalesi dell’Europa Calcio

src=http://www.radioerre.net/notizie/images/articoli/calcio/ndiagaLa federazione gioco calcio delle Marche è stata sollecitata da Fabio Palazzo e Moreno Sampaoli, rispettivamente presidente e tecnico della Europa Calcio Costabianca, ad esaminare gli episodi di razzismo avvenuti venerdì sera, nel campo di gioco di Filottrano dove era in corso la partita valevole per la terza categoria, con l’Atletico 2008,  terminata a favore della squadra ospite per 2 a 1. I responsabili della squadra bianco rossa, nata all’inizio di questa stagione agonistica dall’esperienza della ASD Europa Calcio di Recanati, lamentano, infatti, come nei confronti di due giocatori di colore, Sow Ndiaga e Kane Matar, entrambi senegalesi, siano stati fatti oggetto di cori ed insulti razzisti. A più riprese, affermano Palazzo e Sampaoli, sia dal pubblico presente all’incontro di calcio ma, cosa ancor più grave, dalla stessa panchina avversaria e da alcuni suoi dirigenti sono partiti insulti razziali, del tipo “negro di m….” o “sporco negro” all’indirizzo  soprattutto del giovane Sow Ndinga che ha vissuto con profondo disagio la sua presenza in campo. “Una situazione insostenibile che abbiamo fatto presente anche all’arbitro ma che purtroppo è durata per molto tempo” lamenta Fabio Palazzo e il mister della squadra. Moreno Sampaoli, ad un certo punto ha deciso di sostituire Sow Ndiaga con un altro giocatore perché l’ha visto particolarmente nervoso e perché temeva che potesse subire un infortunio. Quello che fa più arrabbiare la dirigenza della squadra bianco rossa è stato l’atteggiamento dei dirigenti dell’Atletico 2008 che si sono dimostrati, dicono, indifferenti, e anzi quasi condividendo, quello che stava succedendo in campo e fuori. “Abbiamo cercato di non reagire alle provocazioni, racconta ancora il recanatese Fabio Palazzo, presidente della squadra, ma adesso vogliamo giustizia e che simili episodi siano puniti come è giusto che sia e che si adottino regole per evitare che ciò possa accadere ancora in futuro”.

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