IGNOBILE ED INSOPPORTABILE IL DOPPIOPESISMO DI AUTORITA’ E POLITICI A MACERATA.

Macerata. “Non si può tacere. Macerata è sotto la cappa di piombo dell'ipocrisia e noi non possiamo accettarla”! Il Sindaco Carancini condanna giustamente il rodeo stile western di Traini sugli immigrati, che per la verità appare più dimostrativo che altro visto che procura solo feriti abbastanza lievi  e non morti che un minimo di determinazione  avrebbe certamente fatto, ma non partecipa ad una manifestazione di memoria e solidarietà sulla vicenda della povera  Pamela, fatta morire e tagliata a pezzi da spacciatori nigeriani. Non si vergogna ? La Procura della Repubblica utilizza tutte le prudenze possibili sul protagonista dell'orrore su Pamela. Le accuse documentate sarebbero occultamento e vilipendio di cadavere. Ammesso che non sono state usate violenze nei confronti della ragazza e che è morta per overdose (tutto da dimostrare ), non ci vuole molto ad immaginare che è stata lasciata morire di droga e non è stata soccorsa in tempo mentre agonizzava. Se ci fosse stata una richiesta immediata di soccorsi, oggi Pamela poteva essere viva. Probabilmente si è scelto di farla morire per evitare imbarazzi giudiziari e sbarazzarsi poi del cadavere in quel modo atroce. Ma l'ipocrisia impone di non farci caso e di verificare solo la versione più favorevole all'imputato, che tra l'altro potrebbe godere presto di un indegno ritorno in libertà per riprendere la sua attività. Non ci vuole un medico psichiatra come il sottoscritto, che lavora da tanti anni nel settore delle tossicodipendenze, per comprendere lo scenario, che è la fotocopia di tanti episodi simili accaduti sia nelle Marche che in tutta Italia e nel mondo. Basta un buon giudice, serio, corretto e pignolo, senza complessi di inferiorità nei confronti degli immigrati di colore. Lo scenario è quello di un tessuto criminale in cui c'è' chi aiuta ad acquistare la droga, favorendo lo spaccio, chi abbandona una persona moribonda per non esporsi all'attenzione della giustizia, chi specula sulla disperazione degli immigrati  con aziende della solidarietà con 400 persone a libro paga e 32 milioni di bilancio, tutti versati dallo Stato. Mentre le aziende soffrono a non licenziare i dipendenti e a pagare tasse e banche, c'è chi moltiplica queste attività senza limite, sulla pelle di tutti gli Italiani, soprattutto quelli poveri. Il Presidente del GUS Macerata, Bernabucci fa bene a ricordare quando il sottoscritto all'epoca della crisi dei balcani, aiutava il Gus a portare i soccorsi a Sarajevo e  andava in Bosnia a Monstar, con la Regione Marche, in mezzo alle sparatorie nel locale ospedale civile a portare gli aiuti ai feriti. Ma appunto andavamo là e non portavamo le migliaia di bosniaci qua. Occorre ritornare a quelle politiche di solidarietà.

 

Macerata, 07.02.2018                                                                  

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