Alessandro di Battista, rappresentante del Movimento 5 stelle fa tappa a Recanati. Sul palco, allestito in piazza Leopardi, insieme a lui, per presentare i candidati del territorio, anche la senatrice uscente Patrizia Terzoni. “Lavoro, giustizia sociale, sanità pubblica e il sostegno alle piccole e medie imprese” per di Battista sono le richieste più pressanti che le Marche hanno avanzato durante il suo tour di questi giorni. “Questa è una terra di imprenditori fantastici, ha detto il leader politico, che sono stati massacrati dalle tasse e poi dal terremoto. Noi prevediamo, se saremo al governo, di creare una banca pubblica sul modello tedesco per gli investimenti che sia di sostegno alle imprese”. Di Battista non si è sottratto neanche alle polemiche sui mancati versamenti di alcuni aderenti al partito: “sono fiero della nostra onestà: abbiamo versato così tanti soldi in questi anni per il medio credito e ne vado fiero. È una cosa bellissima. Chi non rispetta le nostre regole, anche se non commette alcun reato, è fuori dal partito”. Naturale un riferimento ai tragici fatti di Macerata: “di fronte ad una tragedia umana del genere io ho visto tanta strumentalizzazione e il Movimento 5 stelle ne è volutamente rimasto fuori. Diverso è il problema dei rigurgiti di xenofobia: per questo ci sono le leggi e bisogna continuare ad investire a sostegno dello stato sociale. Sull’immigrazione il movimento è chiaro: coloro che hanno diritto di stare nel nostro Paese devono essere accolti bene, chi non ha diritto deve essere rimpatriato”. Infine una battuta sul suo futuro: “ho scelto di stare fuori dalle istituzioni ma continuerò ad occuparmi di politica. Chiedo ai cittadini di andare a votare e di non astenersi perché così farebbero solo un favore al sistema partitocratico. Un avversario difficile da abbattere in Italia è il fatalismo”.
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