Recanati – Nella serata di giovedì 22 febbraio 2018 presso il salone della parrocchia Cristo Redentore è stato presentato il romanzo «Il Silenzio del Mare» di Asmae Dachan, la giornalista italo-siriana testimone della tragedia in Siria e dei suoi drammatici riflessi sulla popolazione. L’incontro, presentato da Tiziana Bonifazi è stato condotto da Lidia Massari, insegnante del liceo classico, e accompagnato da alcune letture affidate a Giulia Poeta. Il libro, come ha dichiarato Asmae Dachan nasce da un groviglio di emozioni e dalla necessità di raccontare ciò che sta accadendo in Siria “perché non mi sembra né eticamente né moralmente corretto il racconto a spot della stampa, quando questa guerra sta durando da sette anni”. Giornalista di professione e scrittrice/poetessa per vocazione, Asmae ha accusato la stampa di parlarne in modo discontinuo e solo per episodi clamorosi come per il bambino Aylan, per l’assedio a Gutha o per i turchi che bombardano Afrin. Per scrivere la storia di questo libro l’autrice ha usato un linguaggio sviscerato dalle considerazioni giornalistiche e con una narrazione semplice “per descrivere ciò che vivono gli esseri umani come noi a 4 ore dall’Italia, in una terra che ha scritto la storia dell’umanità e del Cristianesimo”. Nel libro a vincere è il profilo umano rispetto a quello politico, diventato sempre più complicato.
Il libro è il vero racconto di una tragedia, con personaggi veri i cui nomi sono stati cambiati, tranne uno: Don Rino Ramaccioni. Asmae ha voluto mantenere la vera identità di questo prete per la sua autentica coscienza, sensibile all’accoglienza e alla fratellanza. Una vera sorpresa per Don Rino che lo ha definito “uno scherzo al prete”, ma molto colpito dalle parole di Asmae, per il suo attivismo e per la sua battaglia contro espressioni poco appropriate con terminologie “peggiorative”, come ad esempio la parola “clandestino” che toglie umanità alla persona a cui è affibbiato. Infine Don Rino ha ringraziato la scrittrice per averlo invitato alla Moschea. “Non avrei mai pensato di mettere piede in una Moschea, ma grazie per il coraggio”. La commozione della scrittrice, nel ricordare la telefonata ricevuta da Don Rino per l’invito nel 2015 alla Marcia della Pace, è stata condivisa dal folto pubblico.
Dopo tanti reportage, poesie, una mostra fotografica, Asmae voleva qualcosa in più. La chiave di volta per la sua ispirazione è stata l’immagine straziante di un bambino siriano avvolto in un lenzuolo tra le braccia di sua madre, poi adagiato con altri corpi di vittime sopra un carro diretto al camposanto. La scena le ha evocato la madre di Cecilia, la bambina morta di peste il cui racconto occupa alcune pagine del Capitolo 34 dei Promessi Sposi di Alessandro Manzoni. "Il Silenzio del Mare" è la storia dei due fratelli, Fadi e Ryma, del loro viaggio, del trauma subito da Fadi per aver perso Rima dispersa in mare, della vacanza nelle Marche, dell’incontro con Don Rino. Un racconto necessario nell’odierno paesaggio politico contemporaneo, per abolire i vari cliché dove il migrante è il malvenuto, accusato di occupare il posto altrui. Il mare se per molti è solo una verità definibile e misurabile e per altri la speranza oltre ogni speranza, per l’autrice è memoria e promemoria dove al centro c’è il valore della vita umana. “Il mare ci fa vedere l’infinito eppure davanti a lui siamo sempre più ciechi e sordi”.
L’incontro, organizzato dall'Azione Cattolica parrocchiale in collaborazione con l’oratorio, il comitato di quartiere e la comunità Sant'Egidio, è stato concepito fin da subito come la costruzione di un mondo di pace che lascia aperta la riflessione espressa da Lidia Massari sulle parole “prossimità” intesa come vicinanza, somiglianza al diverso e “commiserare” inteso come il sentire propria la pena dell’Altro.
Asmae Dachan
Giornalista professionista e scrittrice italo-siriana, ha ricevuto nel 2016 il premio della giuria al concorso Giornalisti del Mediterraneo. L’Ordine dei Giornalisti delle Marche le assegna nel 2015 il premio «A passo di notizia» a cui è annessa la mostra Siria, tra macerie e speranza. Vincitrice del Premio Universum Donna 2013, è stata nominata a vita Ambasciatrice di Pace della University of Peace Switzerland. La sua ultima silloge si intitola Noura (2016). Nel 2009, con il romanzo Dal quaderno blu, vince il premio speciale della giuria al Concorso Letterario Internazionale Trofeo Penna d’Autore.
Nikla Cingolani
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